Artissima 2017, Torino a tutta arte contemporanea

Paolo Morelli

Torino, 02/11/2017.

Ventiquattro edizioni e duemila opere esposte, basterebbero questi due numeri per comprendere l’importanza di Artissima, che apre le porte venerdì 3 novembre e resterà aperta al pubblico fino a domenica 5, all’interno degli spazi dell’Oval Lingotto. Torino, con questa fiera, è al centro del panorama internazionale dell’arte, insieme alle numerose iniziative che in questi giorni compongono l’ampia offerta artistica in città.

La prima edizione diretta da Ilaria Bonacossa, che ha ufficialmente alzato il sipario sull’articolato percorso espositivo, si propone quindi come naturale prosecuzione del lavoro di internazionalizzazione compiuto in questi anni. Artisti ed espositori dall’estero (il 62% del totale) per un totale di 31 Paesi rappresentati. Quadri, sculture, installazioni e un forte legame con il passato e con la città dove la fiera è nata.

«Vorrei che Artissima continui a fare da motore trainante per le iniziative legate all’arte in questa città» è l’auspicio di Antonella Parigi, assessora regionale alla cultura, alla quale ha fatto eco la sua omologa al Comune di Torino, Francesca Leon. «Da quest’anno – ha spiegato – è stato introdotto il Premio Carioca, che ci consente di costruire un percorso anche con le scuole. Così facendo, anche i bambini potranno conoscere il linguaggio dell’arte».

E le collaborazioni, i partner e i percorsi di formazione sono il fulcro della fiera, che come da tradizione accoglie numerosi sostenitori, da Compagnia di San Paolo a Fondazione CRT, fino a Unicredit (partner da 15 anni).

Alle 206 gallerie che si sono stabilite all’interno dell’Oval si aggiungono alcune chicche, come la ricostruzione del glorioso Piper Club, celebre discoteca torinese degli anni ’60, che torna a vivere grazie alle poltrone realizzate da Gurfam e al recupero di alcuni arredi a cura del Centro del Restauro di Venaria Reale.

Ma il 2017 segna anche i cinquant’anni dalla nascita dell’Arte Povera, un legame sottolineato da Ilaria Bonacossa in più occasioni, che ha fatto di Torino una città fondamentale nel panorama artistico internazionale. La corrente, infatti, nacque ufficialmente nel 1967 con la prima fiera, ospitata proprio a Torino, aprendo a uno sviluppo che avrebbe influenzato l’intero mondo dell’arte negli anni a venire.

Quattrocentomila euro di budget e numerose collaborazioni, Artissima punta sia sulla qualità, sia sull’apertura al pubblico. Ci saranno, ad esempio, i walkie-talkies, passeggiate guidate tra le opere esposte in compagnia di un critico, un gallerista e un curatore, ma ci saranno anche sei percorsi guidati organizzati in collaborazione con Lancia.

Un programma di appuntamenti, poi, arricchisce l’esperienza di visita con occasioni per scoprire il mondo dell’arte. Non solo visite e acquisti, ma anche contenuti. Tra i progetti speciali, poi, spicca il Deposito d’Arte Italiana Presente, con le opere di 128 artisti realizzate dal 1994 – anno della fondazione di Artissima – a oggi. L’obiettivo è creare, all’interno della fiera (e con gli autori) un luogo di esposizione e approfondimento. Il lato curatoriale, infatti, sarà uno dei punti di forza di questa edizione.

Di Paolo Morelli

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