La morte del cardinale Tettamanzi: orari di funerale e camera ardente a Milano

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Milano, 07/08/2017.

Il cardinale Dionigi Tettamanzi, 83 anni, arcivescovo emerito di Milano, è morto la mattina di sabato 5 agosto 2017 a causa di una malattia che si era sviluppata negli ultimi sette mesi. Il decesso di Tettamanzi è avvenuto nella casa di spiritualità Villa Sacro Cuore di Triuggio (MB) dove si era ritirato al termine del suo ministero di arcivescovo di Milano.

I funerali di Dionigi Tettamanzi sono in programma martedì 8 agosto alle ore 11.00 in Duomo a Milano, saranno presieduti dall’amministratore apostolico cardinale Angelo Scola e concelebrati – tra gli altri – dall’arcivescovo eletto di Milano monsignor Mario Delpini. Al termine dei funerali il cardinale Tettamanzi verrà sepolto in Duomo, sul lato destro della cattedrale, ai piedi dell’altare Virgo Potens dove è presente anche l’urna del beato cardinale Schuster. Ai fedeli che desiderano partecipare ai funerali è chiesto di presentarsi in anticipo alle porte del Duomo di Milano, così da poter superare per tempo i dovuti controlli di sicurezza.

Migliaia di persone, intanto, tra sabato e domenica, hanno fatto visita alla camera ardente del cardinale Tettamanzi, allestita fino alle ore 10.30 di lunedì 7 agosto a Villa Sacro Cuore di Triuggio. Nella giornata di lunedì 7 agosto, poi, la salma verrà trasferita a Milano, in Duomo, dove dalle ore 16.00 e alle ore 22.00 è possibile sostare per la preghiera davanti alla bara chiusa. L'accoglienza del feretro in Duomo è prevista alle ore 15.00, alla presenza dell'arciprete, dell’arcidiacono, del cerimoniere e del vice cerimoniere, ma anche del sindaco di Milano Giuseppe Sala e dei rappresentanti di Prefettura e Regione. La salma del cardinale Tettamanzi è stata composta con la veste rossa cardinalizia e, secondo la secolare tradizione degli Arcivescovi Ambrosiani, con gli abiti liturgici pontificali di colore bianco. All’ingresso del feretro si suona la campana maggiore del Duomo, mentre il feretro viene portato davanti all’altare maggiore (il corpo, concordemente all’uso delle Esequie Ambrosiane, è collocato con i piedi rivolti verso l’altare del Duomo; sulla bara è posto l’Evangeliario Ambrosiano, aperto alla pagina della Domenica di Risurrezione).

Sempre lunedì 7 agosto, alle 17.30, in Duomo viene celebrata la Messa di suffragio da monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo; alle 18.30 il cardinale Angelo Scola presiede in Duomo la recita del Rosario.

«La morte del cardinale Dionigi Tettamanzi rappresenta una grande perdita per la Chiesa milanese e per tutta la Chiesa universale, non solo per i diversi ministeri che egli ha assunto e per il suo servizio come esperto a Papi e alla Santa Sede, ma anche per la sua personalità umile, sorridente, appassionata ai rapporti. Era sempre teso ad incarnare la visione cristiana della vita nella realtà attuale»: questo il commento del cardinale Angelo Scola per la morte del cardinale Dionigi Tettamanzi. Prosegue Scola: «sono a lui particolarmente legato fin dai tempi in cui fu mio giovane professore in seminario a Venegono. L’amicizia si è approfondita negli anni a Roma attraverso comuni collaborazioni al servizio della Chiesa universale. Studioso di morale e di bioetica, Dionigi Tettamanzi mi ha sempre impressionato per la sua capacità di lavorare in gruppo e per la rapidità nel fare sintesi. In questi sei anni del mio ministero come Arcivescovo di Milano, il cardinale Tettamanzi mi ha accompagnato con intensa amicizia e discrezione. La sua eredità darà ancora molto alla nostra Chiesa ambrosiana, a tutti i cattolici, ma anche ai molti laici con cui il cardinale Tettamanzi ha saputo entrare in dialogo a partire da problemi sociali acuti come quelli della famiglia, della vita, del lavoro e dell’emarginazione».

«Con Dionigi Tettamanzi scompare uno dei protagonisti della storia religiosa e sociale di Milano. Il cardinale ha orientato l'impegnativa eredità di Carlo Maria Martini nella rivitalizzazione della tradizione ambrosiana dell'accoglienza e della solidarietà», afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Ha affrontato la critica di tanti rimettendo profeticamente le nostre coscienze  a confronto con i problemi di chi non ha nulla. A Milano il compito di seguire sempre il suo insegnamento».

Il cardinale Dionigi Tettamanzi nasce a Renate, in provincia di Monza e Brianza il 14 marzo 1934, figlio di Egidio (operaio) e Giuditta Ciceri (casalinga) ed è il primo di tre figli. Entra all'età di undici anni nel seminario diocesano San Pietro di Seveso (MB), dove inizia gli studi, completati poi nel seminario di Venegono Inferiore. Lì frequenta anche i corsi istituzionali di Teologia, fino alla Licenza ottenuta nel 1957. Il 28 giugno del 1957 viene ordinato sacerdote in Duomo a Milano dall'allora Arcivescovo di Milano, monsignor Giovanni Battista Montini, e pochi mesi dopo viene inviato al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove rimane per due anni, frequentando la Pontificia Università Gregoriana.

Nel 1959 consegue il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su Il dovere dell'apostolato dei laici, fa poi rientro in diocesi di Milano come professore di discipline teologiche ai chierici prefetti nei seminari di Masnago (VA) e di Seveso (MB), dove risiede fino all'autunno 1966. Trasferitosi presso il seminario maggiore di Venegono Inferiore (VA), per oltre vent'anni insegna Morale fondamentale e svolge i trattati del matrimonio e della penitenza sotto il profilo dogmatico-morale. Nello stesso periodo, insegna Teologia pastorale a Milano presso l'Istituto Sacerdotale Maria Immacolata e presso l'Istituto Regionale Lombardo di Pastorale. Inoltre tiene corsi di morale presso il seminario teologico dei Comboniani a Venegono Superiore, l'Istituto Teologico Fiorentino e il Pime di Milano.

Da metà degli anni ’70 e fino al 1990 collabora con il quotidiano cattolico Avvenire, specialmente scrivendo su temi legati alla famiglia e alla bioetica. Dal 29 aprile 1989 al 14 marzo 1991 e presidente del CdA dello stesso quotidiano. Nel 1985 papa Giovanni Paolo II lo nomina Prelato d'Onore di Sua Santità. L'11 settembre 1987, la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, su designazione dell'episcopato lombardo, lo chiama a reggere il Pontificio Seminario Lombardo di Roma. In questi anni continua a collaborare con la Cei, la Santa Sede e diverse istituzioni teologiche, tiene un corso di morale presso la Pontificia Università Gregoriana.

Il primo luglio 1989 viene eletto arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo e il 23 settembre riceve l’ordinazione episcopale nel Duomo di Milano per l’imposizione delle mani e la preghiera del cardinale Carlo Maria Martini, scegliendo per se il motto episcopale Gaudium et pax. Nel giugno 1990 è eletto presidente della Commissione episcopale della Cei per la famiglia. Il 14 marzo 1991 viene nominato segretario generale della Cei. Il 20 aprile 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II arcivescovo metropolita di Genova: in questa Arcidiocesi fa il suo ingresso il 18 giugno, inizia così il suo ministero in terra ligure, dove riveste anche l'incarico di presidente della Conferenza Episcopale regionale.

Il 25 maggio 1995 viene nominato vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana (incarico ricoperto fino a maggio del 2000). Nel gennaio 1998, il Consiglio Permanente della Cei lo nomina assistente ecclesiastico nazionale dell'Associazione dei Medici Cattolici Italiani. Il 21 febbraio 1998 viene creato cardinale del titolo dei Santi Ambrogio e Carlo da papa Giovanni Paolo II; il 25 novembre prende possesso del titolo. L'11 luglio 2002 viene nominato da papa Giovanni Paolo II arcivescovo metropolita di Milano.

Il 14 settembre 2002 prende possesso dell'Arcidiocesi di Milano per procura e il 24 settembre riceve il Pallio del Santo Padre nella Cappella privata del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Il 29 settembre 2002 fa l'ingresso solenne in Diocesi di Milano succedendo al cardinale Carlo Maria Martini che termina il suo ventennale episcopato. Il 20 settembre 2003 visita la Sinagoga di Milano e incontra la Comunità Ebraica. Nell’ottobre 2003 viene eletto presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo (ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), incarico da cui si è dimesso nel marzo 2012. In questo incarico promuove la nascita del Rapporto Giovani. Il 24 novembre 2004 inaugura a Milano la Casa della Carità Angelo Abriani. Nell’aprile 2005 partecipa come elettore al Conclave che elegge il cardinale Joseph Ratzinger papa Benedetto XVI.

Il 30 aprile 2006, in piazza Duomo a Milano, Tettamanzi presiede la solenne beatificazione di don Luigi Monza e monsignor Luigi Biraghi. A gennaio 2008 pubblica Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, lettera agli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova unione. Il 20 marzo 2008 promulga il nuovo Lezionario di rito ambrosiano, portando così a compimento per il rito della diocesi di Milano la riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II. Nella notte di Natale del 2008, ai primi segnali della crisi economica, annuncia la nascita del Fondo famiglia-lavoro per dare un aiuto a chi ha perso l’occupazione.

Nel gennaio 2009 papa Benedetto XVI comunica al cardinale Tettamanzi che a Milano nel 2012 si terrà il VII Incontro mondiale delle Famiglie alla presenza del Pontefice. Il 15 marzo 2009 al compimento del settantacinquesimo anno di età, presenta a papa Benedetto XVI la rinuncia alla guida dell'arcidiocesi milanese. Il 9 aprile 2009 viene però riconfermato donec aliter provideatur dalla Santa Sede per altri due anni alla guida dell'arcidiocesi. Il 25 ottobre 2009 presiede la solenne beatificazione di don Carlo Gnocchi in piazza Duomo a Milano. Il 23 dicembre 2010 visita il campo rom di via Triboniano a Milano. Il 26 giugno 2011 presiede in Duomo la solenne beatificazione di suor Enrichetta Alfieri.

Il 28 giugno 2011 papa Benedetto XVI accetta la rinuncia di Tettamanzi al governo pastorale dell'Arcidiocesi per raggiungimento dei limiti di età. Gli succede il già patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola. Celebra il saluto alla Diocesi in Duomo a Milano il giorno 8 settembre 2011 e sceglie di abitare nella casa diocesana di spiritualità Villa Sacro Cuore di Triuggio (MB). Il 7 dicembre 2011 il sindaco di Milano Giuliano Pisapia gli consegna la Grande medaglia d’oro di Milano, la massima onorificenza cittadina. Il 24 luglio 2012 papa Benedetto XVI lo nomina amministratore apostolico della diocesi di Vigevano (Pv) fino al 20 luglio 2013. Nel marzo 2013 Tettamanzi partecipa come cardinale elettore al Conclave che elegge il cardinale Jorge Mario Bergoglio papa Francesco.

Il 25 marzo 2017 il cardinale Dionigi Tettamanzi appare per l’ultima volta in pubblico nel Duomo di Milano per incontrare papa Francesco, in occasione della sua visita apostolica nelle terre ambrosiane.

Centinaia i libri e gli studi da lui pubblicati. Il cardinale Tettamanzi ha in particolare approfondito i temi della morale fondamentale, famiglia, matrimonio, laici, sessualità, bioetica, teologia morale, sacramentale e pastorale. Diversi i suoi studi su Paolo VI. Nel periodo alla guida della Diocesi di Milano pubblica numerosi testi pastorali che documentano il suo magistero.

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