Morto Raimondo Sirotti. Addio al pittore

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Genova, 02/05/2017.

L'arte dice addio a uno dei suoi pennelli: è morto Raimondo Sirotti. Lunedì primo maggio il pittore ligure se ne è andato all'età di 83 anni. Classe 1934 di Bogliasco, città che lo ha visto ricoprire la carica di primo cittadino per un decennio, alla fine degli anni cinquanta si era trasferito a Milano, vivendo i fermenti creativi della stagione informale. Dopo aver percorso le vie tracciate dalla sua carriera artistica, Sirotti era però ritornato nella sua Bogliasco, in una terra fatta di azzurro e giallo, di verde e rosa, di natura e luce, di quegli stessi elementi al centro di tanta ispirazione dell'artista. Il suo modo di vedere che intreccia natura e colori, luci e ombre, è testimoniato anche dalle parole del poeta genovese Edoardo Sanguineti nel Sonetto Sirotti.

Nel 2005 Palazzo Ducale aveva festeggiato le sue nozze d'oro con l'arte, con una mostra dedicata a Raimondo Sirotti. Risaliva al 1955 il momento in cui l'artista, proprio nel polo culturale genovese, aveva venduto il suo primo quadro: «era un premio-acquisto del ministero - aveva ricordato il pittore -. L’opera venne scelta personalmente da Paolo Emilio Taviani».

Tra l'altro, Sirotti è stato anche figura di spicco dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova che oggi esprime così il suo cordoglio. «L’Accademia Ligustica, appresa con grande dolore la notizia della scomparsa di Raimondo Sirotti, osserverà il lutto nel giorno dei suoi funerali - giovedì 4 maggio -, sospendendo le lezioni della mattina. Il Prof. Sirotti, già Docente, Direttore e Presidente, ha sempre svolto un ruolo di rilievo all’interno dell’Accademia, attivo per la legalizzazione dei corsi - avvenuta nel 1979 -, e tra i principali artefici del percorso di rinnovamento dell’Accademia per adeguarla al modello statale. I colleghi ricordano inoltre con gratitudine e affetto il profondo e personale impegno di Raimondo per superare la grave crisi economica che l’istituto ha vissuto durante la sua Presidenza. Il ricordo del suo magistero culturale e umano resterà sempre in quanti lo hanno conosciuto».

Anche l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo esprime «profondo cordoglio» per la scomparsa di Raimondo Sirotti, che era «una delle figure di maggior spicco della cultura e dell'arte della nostra regione oltre che una persona dalle grandi qualità umane. Ho avuto il piacere di parlargli appena pochi giorni fa - ricorda l’assessore Cavo - nella sede dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, di cui è stato storico presidente: mi aveva colpito il suo entusiasmo per il lavoro svolto che ha consentito di avviare il progetto di statizzazione dell’ente, con la firma del protocollo d’intesa con il Miur. Mi ha fatto piacere che abbia visto realizzarsi uno dei progetti per cui aveva lavorato tanti anni. L'Accademia è diventata una realtà formativa dalla qualità indiscussa, grazie al grande lavoro che ha portato avanti per molto tempo». 

Nel settembre scorso in occasione della mostra Sandro Pertini, direttore de Il Lavoro a Palazzo Ducale, primo atto delle Giornate Pertiniane istituite dalla Regione Liguria, Sirotti aveva realizzato un bellissimo ritratto dal titolo 25 settembre per ricordare non solo il compleanno di Pertini ma anche il proprio. «Con la sua arte ha segnato i momenti e i luoghi della cultura della città anche negli ultimi anni - ha aggiunto Cavo - non è un caso che i suoi arazzi ornino il foyer del Teatro Carlo Felice di Genova. Forse li osserveremo con maggiore attenzione da oggi in poi. Rimarranno a testimoniare la sua qualità e il suo impegno per la sua terra». 

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