Don Quixote: storia di un antieroe al Carlo Felice. Con il Teatro Accademico Statale dell’Opera e Balletto R. Nureyev

Genova, 04/06/2018.

Uno dei più grandi eroi della letteratura di tutti i tempi è un eroe mancato: Don Chisciotte, l’hidalgo spagnolo creato da Miguel de Cervantes all’inizio del Seicento, che, drogato di romanzi cavallereschi, crede di essere un cavaliere destinato a grandi imprese. In realtà è solo un illuso, un idealista, un folle, che il suo scudiero, lo sveglio e pragmatico contadino Sancho Panza, cerca continuamente, ma inutilmente, di riportare con i piedi per terra.

Personaggio maledetto al cinema (Georg W. Pabst e Orson Welles non riuscirono mai ad ultimare il loro film su Don Chisciotte e Terry Gilliam ce l’ha fatta solo di recente, dopo otto tentativi in vent’anni), il cavaliere dalla trista figura ha, invece, avuto fortuna all’opera e nella danza: il Don Quichotte di Jules Massenet (1910) è un capolavoro del teatro lirico francese ottocentesco ormai al tramonto e il Don Quixote di Ludwig Minkus (1869) è uno dei balletti classici più amati e rappresentati di sempre; per la gradevolezza delle melodie, la fluidità dei ritmi e per il divertimento della vicenda, basata su un breve episodio del romanzo originale (le nozze tra Kitri e Basilio ostacolate dal padre di lei, che vuole darla in sposa al nobile Gamache).

Il Carlo Felice ha scelto l’allegro e radioso Don Quixote per chiudere in leggerezza la Stagione di Opera e Balletto 2017/18: va in scena dal 14 al 17 giugno e a danzarlo è una compagnia dalla storia gloriosa, quella del Teatro Accademico Statale dell’Opera e del Balletto Rudolf Nureyev di Ufa (Bashkiria, Federazione Russa). Strettamente legata alla scuola dei teatri di S. Pietroburgo, di cui incarna lo stile e la maniera, e alla figura di Nureyev, che vi debuttò, la compagnia del Teatro di Ufa (fondato nel 1938) è attualmente diretta da Leonora Kuvatova, ex-grande ballerina e oggi coreografa di spicco.

Assistere al Don Quixote danzato da una compagnia russa significa vedere la tradizione stessa di questo titolo dispiegarsi sul palcoscenico: sebbene, infatti, l’autore delle musiche, Minkus, fosse austriaco, dal 1871 al 1886 ricoprì l’incarico di primo compositore di balletto alla corte dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo; e il Don Quixote debuttò il14 dicembre 1869 al Teatro Bolshoi di Mosca, con la coreografia di Marius Petipa. È, insomma, un balletto russo a tutti gli effetti (pur non essendo di Čajkovskij!). Anche la coreografia scelta dalla compagnia ha una lunga e nobile storia: è stata messa a punto dal leggendario Yuri Grigorovich a partire da quella originaria di Petipa e tenendo conto di tutte le modifiche apportate in seguito dalle numerose versioni dei principali coreografi russi. Una coreografia energica, frizzante, tecnicamente spettacolare come è tipico dello stile di Grigorovich. Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, German Kim, dal 2001 direttore musicale del Teatro dell’Opera e del Balletto di Ufa.   

Lo spettacolo sarà in scena con le seguenti modalità:

  • giovedì 14 e venerdì 15 giugno alle ore 20.30
  • sabato 16 giugno alle ore 15.30 e alle ore 20.30
  • domenica 17 giugno alle ore 15.30       
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