Il fantasy arriva a Genova con Game of Kings, la serie tv girata in Liguria

Game of Kings

Genova, 31/05/2018.

Ciak, si gira a Genova. E per una volta le macchine da presa non arrivano né da Bollywood né da Israele. L’evento è infatti più unico che raro: uscirà nei cinema di Genova Game of Kings, la prima serie tv in stile medievale/fantasy ambientata in castelli, abbazie e locande storiche della Liguria. Dietro questa bella impresa c’è la produzione della D&E Animation, associazione culturale genovese che raggruppa attorno a sé attori di teatro tutti rigorosamente liguri. Mentelocale è entrato a capofitto in questa nuova realtà a Genova e ha fatto una bella chiacchierata con Dario Rigliaco, sceneggiatore e creatore della serie e della casa di produzione ed Emmanuel Tonoli, vice-presidente della D&E Animation. Per entrare ancora di più nell’atmosfera, li abbiamo incontrati proprio ai piedi delle Torri di Sant’Andrea.

Dario Rigliaco, come tutte le storie che si rispettino, partiamo dalla trama: a cosa assisteremo con Game of Kings?
«Si tratta di una storia inedita che ho inventato io insieme agli amici della D&E Animation. La regia è di Gioele Fazzeri. Siamo partiti da un’idea, dopodiché mi sono subito messo a scrivere. Assisterete ad una trama ricca di intrighi, tradimenti e inganni: tre regni si contendono il potere attraverso i loro paladini, tra guerre e alleanze inaspettate. Abbiamo Sisborn, il Regno del Nord, quello più vichingo e l’unico ad affacciare sul mare; c’è poi la Contea di campagna di Prestonshire e infine Winrell, il regno più regale. Ma c’è anche Daxos, un quarto regno più misterioso… ma non voglio anticipare troppo e lasciarmi andare a spoiler, il regno di Daxos verrà allo scoperto più avanti nella serie». 

La serie tv uscirà in due parti: prima al cinema e successivamente sui social. Dario, a quando le prime puntate? Quali sono i cinema di Genova dove si potranno vedere? Quali i social dove continuare a seguire Game of Kings?
«La serie uscirà nelle sale genovesi in autunno, indicativamente a fine settembre. Stiamo definendo in questi giorni il programma e i cinema genovesi dove i cittadini potranno godersi lo spettacolo. Intanto, una data è già ufficiale: venerdì 26 ottobre 2018 i primi 4 episodi saranno proiettati anche al Cinema Moretti di Pietra Ligure. Al cinema in autunno vedrete i primi 4 episodi, di 20 minuti ciascuno. Dopodichè l’anno prossimo la serie uscirà sui social con le altre 4 puntate: in tutto avremo una stagione da 8 o 10 episodi… e chissà, magari uscirà anche una seconda stagione, tutto dipende da come risponderanno gli spettatori. La miglior scelta è rimanere aggiornati attraverso i social: dalla pagina Facebook di Game of Kings alla pagina Facebook D&E Animation. Abbiamo anche la pagina Instagram GOK The Series».       

Essendo Game of Kings ambientato in un medioevo fantasy, avete scelto come set per le scene i luoghi medioevali più caratteristici di Genova e della Liguria tra castelli, osterie e locande. Quali in particolare?
«Sono luoghi storici e bellissimi che la D&E Animation ha voluto valorizzare. Luoghi come la Chiesa di Santa Maria di Castello, il Castello di San Cipriano sopra Serra Riccò, la Taverna storica degli Alabardieri, dove abbiamo potuto realizzare ben 3 location tra le prigioni e la sala del trono. E poi i boschi, quelli delle colline del Righi, per finire sulla scogliera di Quarto dei Mille. E questo solo per i primi 4 episodi». 

La D&E Animation ha più volti: Emmanuel Tonoli, come si può descrivere?
«Io e Dario Rigliaco ci siamo conosciuti molti anni fa. Proprio noi siamo i creatori della D&E Animation, associazione culturale genovese no-profit formata da amici e attori teatrali e famosa per le prime cene con delitto a Genova. Ad oggi ci occupiamo di spettacoli ed eventi e deteniamo il guinnes con 169 invitati in una singola cena con delitto. Abbiamo tra gli associati personalità importanti del teatro come Luca Cevasco, insegnante al Teatro Govi. Da più di 8 anni crediamo in quello che facciamo e adesso siamo impegnati in questa avventura con Game of Kings».

Perfino gli attori che recitano nella web serie sono “locali”. Emmanuel Tonoli, come avete scelto i componenti di questo cast tutto ligure?
«La nostra squadra, insieme a me e al regista, aveva aperto un casting su Facebook per selezionare gli attori di Game of Kings: con una sola settimana di pubblicità, un lunedì sera si sono presentati nella nostra sede ben 45 persone tra attori di teatro e di cortometraggi. Tra questi abbiamo selezionato i migliori».

La web serie ha un doppio vantaggio: da una parte si assiste a una trama avvincente e ricca di colpi di scena, dall’altra si promuove anche la Liguria, con i suoi luoghi ricchi di storia: il cinema è una risorsa ancora inesplorata per la regione?
«Valorizzare il territorio
è il nostro primo obiettivo. Nel cinema si tende troppo spesso a costruire prodotti di successo attingendo dall’America e questo dispiace: non mi pare che ad oggi ci siano serie tv fantasy di stampo italiano. Questo è il motivo per cui il regista Fazzeri ha creduto nel progetto. Quando ha letto la mia sceneggiatura ha capito che si trattava di una storia a cavallo tra l’Italia e l’America: è questo, a mio parere, il giusto compromesso, una trama fantasy dal sapore americano ma ambientata nella città di Genova. Per valorizzare il nostro territorio anche al di fuori del Bel Paese vorremmo pubblicare anche una versione di Game of Kings sottotitolata in inglese».

Dario, parliamo un po’ di te. Non sei soltanto attore e sceneggiatore, ma anche scrittore. Tra i tuoi libri Gli eroi con la Speranza nel Cuore. Una grande passione quella per la Liguria e per il Medioevo: quanto dei tuoi libri e della tua passione hai messo a servizio di Game of Kings?
«La scrittura è la mia passione e il mio hobby, scrivo da tanti anni e sono fissato con il tema medievale. Una prova? L’ultimo mio lavoro prima di Game of Kings si chiama Miti & Misteri della Liguria, un libro con 25 leggende medievali dei paesi liguri. Ogni capitolo è una leggenda e come D&E Animation abbiamo messo a disposizione gli attori per creare la grafica del libro».

Il titolo Game of Kings appare molto simile al titolo originale della famosissima serie tv americana Game of Thrones, prodotta dalla HBO: quanto vi siete ispirati alla serie tratta dai libri di George Martin? Quali le somiglianze e le differenze?
«Le somiglianze sono soltanto nel titolo. Assisterete ad una storia inedita molto lontana dall’essere un clone del Trono di Spade. Io stesso sono rimasto fermo alla prima stagione della serie della Hbo, proprio per dedicarmi alla scrittura della mia serie tv. Il nome Game of Kings è stato in effetti una scelta di marketing. Per un motivo molto semplice: il nostro è un prodotto low budget, autogestito e autofinanziato dalla D&E Animation. Tutto quindi deve necessariamente essere realizzato con il minimo sforzo economico, facendo leva su alcuni accorgimenti che possano darci un aiuto a livello di diffusione e quindi di marketing. Io ho scritto una sceneggiatura intitolandola Il Gioco dei Re, poi confrontandomi con il regista ho deciso di rinominarlo traducendo semplicemente dall’italiano all’inglese: Game of Kings».

Il Trono di Spade, Vikings, Stranger Things e chi più ne ha più ne metta. Oggi il format della serie tv sembra irresistibile: qual è il segreto del suo successo secondo te Dario?
«Come sempre, i motivi veri sono sempre i più semplici. Le serie tv raccontano storie avvincenti, mai piatte e difficilmente lente. Io stesso ho cercato di rendere Game of Kings molto scorrevole, con colpi di scena ad ogni angolo. Spesso quello che fa la differenza in una serie tv è anche la cura dei costumi: ho visto serie tv scritte benissimo e dalle trame avvincenti in cui la cura dei costumi lasciava a desiderare. E poi un grande punto di forza è la parte del trucco: noi come D&E Animation abbiamo la fortuna di avere una grande truccatrice come Valentina Avena».

D&E Animation si occupa soprattutto di eventi, cene a tema medievale e percorsi guidati. Quali sono i prossimi eventi di questo tipo in programma?
«Sabato 16 giugno 2018 è in programma una cena medievale con delitto a bordo del Galeone Nettuno al Porto Antico. Sarà un grande evento tra spettacoli e combattimenti tutti inscenati dalla D&E Animation. Sabato 23 giugno invece organizzeremo il Ghost Tour di San Giovanni Battista, con un’esperienza unica al Chiostro di Sant’Andrea, a due passi dalla Casa di Cristoforo Colombo. Per rimanere aggiornati sui prossimi eventi potete trovarci sulla pagina Facebook Cene Medievali con Delitto». 

Dario Rigliaco, ultimo film o serie tv che hai visto e ultimo libro che hai letto?
«Sulla serie tv non ho dubbi: sono un fan scatenato di Vikings e sto finendo di guardare la quarta stagione. In realtà sono un po’ indietro per via della stesura degli ultimi episodi di Game of Kings, che vedrete l’anno prossimo. L’ultimo libro che sto leggendo ora si intitola Il Mezzo Re: l’ho appena iniziato ma sembra promettere bene».

E tu Emmanuel?
«Io sono un grande appassionato di film thriller e horror: uno degli ultimi film che ho visto è Non ho sonno di Dario Argento, mi piace molto come regista. Tanta passione per i film ma poca per la lettura: leggo molto poco. Potrei inventare un titolo a caso ma preferisco essere sincero».  

Di Fabio Liguori

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter