Genova, riapre l'asilo notturno Massoero dopo dieci anni

Genova, 14/05/2018.

L’Asilo notturno L. Massoero, storico edificio destinato all’accoglienza notturna dei senza dimora nel centro storico di Genova, riapre i battenti. A conclusione di ingenti lavori di ristrutturazione e di risanamento conservativo, durati circa dieci anni, l'edificio, oggetto del lascito - agli inizi del secolo scorso - del benefattore Luigi Massoero, viene restituito ai genovesi e rimesso finalmente in funzione a partire da lunedì 21 maggio 2018.

ll Massoero, con ingresso su via del Molo e accesso sul retro da vico Malatti, è una delle più grandi strutture di accoglienza notturna per senza tetto sul territorio genovese: è capace di accogliere 36 persone (24 uomini e 12 donne) in 10 stanze. È dotato di locali spaziosi e di alti soffitti con volte in pietra, che testimoniano le sue origini di deposito di grano e cereali.

«Sono molto emozionata all’idea di inaugurare il nuovo Massoero dopo dieci anni e restituirlo alla città rinnovato - afferma Francesca Fassio, assessore alle Politiche educative e dell'istruzione, alle Politiche socio-sanitarie e alla Casa del Comune di Genova - il Massoero è un pezzo di storia di Genova, rappresenta i genovesi, la loro generosità e la loro capacità di inclusione. La sua fisionomia attuale si inserisce perfettamente in un quartiere che negli anni è stato interessato da una profonda riqualificazione. Ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato e che hanno reso possibile questa ripartenza. È il primo passo di un processo virtuoso che interesserà via via la realtà dei senza dimora in tutti gli aspetti che la caratterizzano».

Le differenze con la struttura preesistente sono numerose:

  • i senza dimora sono accolti, anziché in affollate camerate, in stanze da due, tre o quattro letti, ciascuna dotata di servizi igienici con doccia.

  • per la prima volta, l’Asilo notturno è predisposto per accogliere anche le donne: esiste infatti una sezione femminile, separata da quella destinata agli uomini e presidiata da una operatrice dedicata;

  • i turni (da tre/quattro operatori) sono stati rinforzati, con l’acquisizione di due nuovi operatori del Comune di Genova.

  • Funzionamento della struttura

    Il servizio - che in via ordinaria viene gestito da operatori del Comune di Genova - è rivolto a uomini e donne maggiorenni con regolare documento d’identità o soggiorno, privi di mezzi o in difficoltà finanziaria, anche temporanea. L’accoglienza - “a campanello” o su invio da parte dei Servizi Sociali - prevede una fascia oraria d’entrata per gli ospiti che va dalle 21 alle 23 e l’uscita alle sette di mattina e, di norma, non può superare i 15 giorni consecutivi. Trascorsi almeno 30 giorni dalla fine del precedente pernottamento, si può nuovamente fare richiesta di accoglienza (senza però superare, di norma, i 100 giorni nel corso dell’anno). L’Asilo notturno dipende dall’Ufficio Cittadini Senza Territorio (UCST) della Direzione Politiche Sociali. Il Responsabile dell’UCST è il Coordinatore della Struttura.

    Finanziamenti

    I lavori di ristrutturazione dell’edificio, durati all’incirca 10 anni, sono stati ultimati a fine 2017. Il Comune di Genova ha recentemente ottenuto un finanziamento nell’ambito del programma PON Metro (Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane), a valere sull’asse prioritario 3 “Servizi per l’inclusione sociale” valido su un arco temporale che arriva al 2023 (dotazione finanziaria di tutto l’asse: 9.830.385 euro).

    Il Progetto GE.3.2.2.a servizi a bassa soglia per l’inclusione dei Senza dimora o assimilati (stranieri in emergenza abitativa estrema) è stato finanziato dall’Unione europea con 2.100.000 euro. L’operazione finanzia i servizi di accompagnamento educativo forniti dalla struttura Massoero per le persone senza dimora e assimilati. Queste persone vengono prese in carico da parte dell’Ufficio Cittadini Senza Territorio che li accompagna verso l’uscita da una situazione di esclusione e di marginalità; la struttura è un asilo che ospita questa fascia di utenza e l’accompagna con mirati percorsi educativi, verso un concreto avvicinamento a condizioni di vita migliori.

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