Genova, la rinascita di via Prè e dintorni: il progetto tra case per studenti e negozi

Fabio Liguori

Genova, 23/04/2018.

«Il centro storico di Genova è uno dei più grandi d'Europa e la sua rivalutazione e riqualificazione è una delle priorità dell'Amministrazione». A dirlo è Simonetta Cenci, assessore all'Urbanistica e Demanio del Comune di Genova, direttamente da Piazza dei Truogoli di Santa Brigida, una delle zone di Prè, quartiere dove presto rivalutazione e riqualificazione si concretizzeranno. Si parla di Case per studenti, più illuminazione, più eventi nel quadrilatero tra Principe, Balbi, via Gramsci e via delle Fontane e demolizione di edifici non più usati, e nuove attività commerciali. Per quanto riguarda i tempi, si parla di un anno a partire da giugno 2018: in questi 365 giorni, assessori, Urban Lab e Facoltà di Architettura lavoreranno per strutturare un progetto di rilancio che dia nuova vita al quartiere, sviluppando un programma di interventi concreti.

Ecco un progetto della Giunta Bucci per far rivivere la zona del quartiere di Prè, uno dei più caratteristici del centro storico genovese. «Abbiamo ricevuto molte richieste di riqualificazione da residenti, commercianti e associazioni locali - spiega ancora l'assessore Cenci - noi assessori ci siamo riuniti per cercare di capire quali possano essere gli interventi per far diventare il quartiere una nuova Sarzano. I nostri punti fondamentali? Deduzioni critiche dallo stato di fatto, definizione del concept di un progetto di innovazione del quartiere e progetto di fattibilità».

Si procederà per microinterventi e un passo alla volta, si recupererà il quartiere di Prè. Lo spiega con qualche anglicismo il vicesindaco Stefano Balleari: «Utilizzeremo la teoria delle broken windows, ma alla rovescia: dove degrado chiama degrado, noi al contrario apporteremo piccoli interventi che possano portare virtuosismo, iniziando dal piccolo e crescendo un po' alla volta. Non ci sono stati ancora veri e propri tavoli con il municipio a livello istituzionale, per ora abbiamo creduto importante ricevere i cittadini e ascoltare le loro richieste».

Tutto ancora sulla carta, per ora. Tanti piccoli interventi tra stucco e pittura, illuminazione, ripristino, telecamere di sicurezza, ma ci sono alcune priorità per la riqualificazione , riassunte in 6 punti:

  • Rifacimento delle strade pedonali.
  • Installazioni di stazioni intelligenti per fornire informazioni e servizi in linea.
  • Demolizioni di edifici abbandonati.
  • Nuove residenze studentesche.
  • Poli di nuove attività pubbliche e private (gallerie d'arte e spazi per artisti).
  • Riqualificazione di edifici pubblici (è in atto una scansione delle proprietà del quartiere) 

Ma tutto parte dai finanziamenti. Simonetta Cenci rassicura: «Stiamo cercando sponsor e fondi partecipando a bandi europei per attirare investitori in città». Anche l’assessore comunale allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci è ottimista: «Gli investitori ci sono: ho già ricevuto interesse da parte di Cassa depositi e prestiti, della Banca del consiglio europeo e fondazione San Paolo». Nel frattempo il progetto della Giunta Bucci può contare sul supporto e la collaborazione dell'Università di Genova e della Facoltà di Architettura, rappresentata dalla professoressa Renata Morbiducci.

Proprio Renata Morbiducci fa il punto su ciò che sta succedendo all'interno delle mura universitarie : «Con gli studenti stiamo cercando di capire i punti di forza del quartiere, per capire dove intervenire. Il nostro obiettivo è dare vita a un progetto pilota da condividere con il Comune. La presenza del nostro dipartimento di Architettura ha dato il via ad una ripresa incredibile nella zona di Piazza Sarzano. Il quartiere di Prè ha altrettante potenzialità: crediamo che sia davvero possibile farlo rivivere». 

Gli studenti dei corsi di Architettura (Impianti di illuminazione per la Smart City e Architettura e ambiente), con gli uffici comunali di UrbanLab, porteranno avanti un lavoro di pre-progettazione, dal nome Pre Visioni, con incontri con le associazioni del territorio per arrivare, il 15 giugno, alla definizione di 4 casi pilota da proporre agli sponsor.

Di Fabio Liguori

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