La Traviata: una nuova veste per l'Opera di Verdi. Al Teatro Carlo Felice dal 2 al 6 maggio

Teatro Carlo Felice

Genova, 20/04/2018.

Un classico del melodramma come La traviata può ancora riservare delle sorprese? Secondo il Maestro Daniel Smith sì. Il giovane musicista australiano, Direttore Principale Ospite del Teatro Carlo Felice, ha studiato la partitura verdiana per quindici anni ed è giunto alla conclusione che sia piena di tesori ancora da scoprire, nascosti da sempre sotto le cosiddette tradizioni, le libertà prese nel tempo da direttori e cantanti ed entrate nell’uso.

Il melodramma di Giuseppe Verdi sarà in scena dal 2 al 6 maggio: dal 2 al 4 maggio alle ore 20.30, mentre il 5 e il maggio alle ore 15.30.

Un acuto qua, un prolungamento là, una fermata in un certo punto, un rallentando in un altro: si pensa che siano tutti dettagli prescritti da Verdi e invece, se si va a spulciare la partitura, non si trovano. Sono tradizione, appunto. Smith ha dichiarato che, ne La traviata che dirigerà al Teatro Carlo Felice, manterrà solo le tradizioni che hanno un senso musicale e drammaturgico; per il resto, sarà tutto Verdi doc. Un’occasione da non perdere, dunque, sia per chi ama questo capolavoro che per chi ancora non lo ha incontrato nella propria vita: i primi lo ameranno ancora di più, i secondi lo conosceranno proprio come Verdi lo ha immaginato.

La traviata non è solo grande musica, è anche grande teatro. Grande perché audace: Verdi ebbe il coraggio di fare di una prostituta un’eroina dell’amore, della responsabilità, della comprensione, della fedeltà e del sacrificio.Al contrario della società benpensante che la circonda, che ne esce malissimo: ipocrita, moralista, spietata.

La regia di Giorgio Gallione (storico fondatore del Teatro dell’Archivolto) si schiera senza se e senza ma dalla parte di Violetta e Alfredo, rappresentati per quello che sono: due giovani amanti che, armati del loro amore e della loro gioventù, sperano di cambiare un mondo che non li merita. Le scene e i costumi di Guido Fiorito, stilizzati, suggestivi e fuori dal tempo, eternizzano il dramma di Alfredo e Violetta, che non vale solo per la Parigi di metà Ottocento, ma per ogni epoca e luogo che ostacoli un amore sincero.               

I protagonisti de La traviata sono tre: Violetta, Alfredo e Giorgio Germont, padre di Alfredo e vero responsabile della tragedia dei due giovani. In questa produzione (del Teatro Carlo Felice) i tre ruoli sono interpretati rispettivamente dal soprano croato Lana Kos, giovane e già lanciatissima a livello internazionale, dal tenore Stefano Secco, reduce dal successo di Un ballo in maschera in Lussemburgo, e dal baritono brasiliano Rodrigo Esteves, già apprezzato l’anno scorso al Teatro Carlo Felice come Ford in Falstaff.    

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