David di Donatello 2018: ancora premiati Pivio & Aldo de Scalzi per Ammore e malavita

Pietro Coccia

Incollaborazione con Danilo Di Termini

Genova, 22/03/2018.

Oops!... I Did It Again direbbe Britney Spears. Per Pivio & Aldo De Scalzi è proprio un vizio quello di vincere David di Donatello. Ieri sera lo hanno rifatto. Dopo il David del 2014 per le musiche di Song' e napule, alla cerimonia di ieri sera, in diretta Rai dagli Studios di via Tiburtina a Roma condotta da Carlo Conti, si sono portati a casa ben due statuette (almeno ne hanno una a testa): Miglior musicista e Miglior canzone originale Bang bang (quest'ultimo condiviso con Nelson, autore del testo, e con gli interpreti Serena Rossi, Franco Ricciardi e Giampaolo Morelli).

Un Pivio, elegantissimo in abito da sera e cravatta rossa, è salito sul palco a ritirare il premio e ha sfoderato un accento genovese che veniva dal cuore, come il suo pensiero ad Aldo de Scalzi (assente giustificato) e alla sua Genova.

Ammore e malavita, una brillante commedia musicale diretta dai Manetti Bros. (i fratelli Marco e Antonio Manetti) ha vinto anche il David di Donatello per il Miglior film. Partito con ben 15 candidature, è riuscito a portarne a casa cinque: miglior film,  Miglior attrice non protagonista (a Claudia Gerini),  Miglior musicista  (appunto Pivio & Aldo de Scalzi) , la Miglior canzone originale (Bang Bang) e Miglior costumista (Daniela Salernitano a pari merito con Massimo Cantini Parrini per Riccardo va all'inferno).

Ecco il pezzo scritto per mentelocale.it da Danilo Di Termini per celebrare la vittoria:

Aspettavo Ammore e Malavita con grande ansia: mi piacciono i Manetti Bros. (Song'e Napule del 2013 era un ottimo film), mi piace il protagonista Giampaolo Morelli (è lui L’ Ispettore Coliandro), adoro le colonne sonore di Pivio e De Scalzi, ma soprattutto sono innamorato di Serena Rossi, fin dai tempi non sospetti in cui cantava come Carmen Catalano per l’etichetta Star Box in Un Posto al Sole (ti prego, ritorna, quella soap aspetta a te!).

Il film è uscito giovedì 5 ottobre; io venerdì 6 mi sono presentato allo spettacolo delle 15: adoro le sale semivuote, dove non c’è nessuno a disturbare, ti puoi allungare a piacimento, cambiare un posto tra un tempo e l’altro. Ho silenziato il telefono e mi sono predisposto alla visione: che meraviglia. Centotrentatré minuti senza una caduta di ritmo, nello stile bastardo e instabile dei Manetti Bros. (un perfetto mix tra ironia e cinefilia), che si attaglia impeccabilmente a una città come Napoli in cui alla criminalità fa da contraltare il senso umoristico della gente, un’umanità sentimentale che vive con i tempi e i ritmi di una colonna sonora continua...

Già, a proposito, la colonna sonora: questa volta Pivio e De Scalzi si sono superati. Certo, con Serena è facile, lei può cantare una cover di What a Feeling (da Flashdance) che diventa L’amore ritrovato nella corsia di un ospedale ed essere perfettamente credibile. Ascoltate Scampia Disco Dance, pseudo-rap musicalmente riportato agli anni ‘70, dal ritornello irresistibile (noi simmi chilli che stanno ai domiciliari) oppure l’amara consapevolezza di O’ secondo di Franco Ricciardi da Secondigliano o la strumentale Transito Teso (vi ricorda qualcosa?).

Insomma, per una volta i David vinti ieri sera non ammettono discussioni. Certo un premio speciale per Serena ci sarebbe stato proprio bene...

P.S. Al termine della proiezione ho guardato il cellulare e ho trovato messaggi e chiamate in quantità anomala. Così questo pezzo è dedicato a mia figlia che quel giorno ha pazientemente aspettato a scuola che io arrivassi a prenderla visto che mi ero completamente dimenticato che da quest’anno il venerdì tocca a me.

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