La storia della Casa del Boia di Genova: quando visitarla? Orari e info

Compagnia Balestrieri del Mandraccio/Facebook

Genova, 26/02/2018.

Oltre alla simpatica nomea dei genovesi legata alla dubbia accoglienza, alla poca propensione nello spendere qualche soldino in più e al talento olimpionico per il mugugno, il genovese vive la sua quotidianità con eccessiva abitudine: come ogni difetto porta con sè i suoi rischi, uno fra tutti quello di arrivare a pensare che nel capoluogo ligure le visite guidate si esauriscano con la casa di Cristoforo Colombo, la Cattedrale di San Lorenzo o le Torri di Sant'Andrea.

Non è così. Un esempio: avete mai visitato la Casa del Boia a Genova? Conosciuta anche come Casa di Agrippa, è un edificio del centro storico risalente all'XI o al XII secolo, situato nel quartiere del Molo, all'estremità orientale di Piazza Cavour, proprio di fronte all'ex mercato del pesce.

Un'ottima idea per una visita guidata alternativa. Curiosi di visitarla? Il bello è che si può fare, grazie alla Compagnia Balestrieri del Mandraccio, che ha fatto della Casa del Boia la sua sede e che periodicamente organizza visite guidate. Dopo essere rimasta chiusa per un periodo a causa di lavori di ristrutturazione, ora la Casa del Boia è pronta ad accogliere i visitatori: eccezionalmente, la prossima visita guidata è fissata per domenica 11 marzo 2018.

Dopo di che le visite, visite completamente gratuite si svolgeranno ogni prima domenica del mese, con orario dalle 14.30 alle 18.30. Contattando la Compagnia al numero 338 575 7068 o via mail a mandraccio@hotmail.com, si può prendere parte anche ad aperture straordinarie per comitive o scolaresche. Per rimanere aggiornati sulle prossime aperture e gli eventi visitate il sito www.balestrieridelmandraccio.it

Ora un po' di storia. L'attuale edificio è solo una piccola porzione di quello originario, che si sviluppava su più piani e probabilmente si estendeva per tutta la larghezza della piazza, tra il camminamento delle mura delle Grazie e il duecentesco carcere della Malapaga, in cui erano rinchiusi i debitori insolventi. L'edificio è conosciuto soprattutto perché tradizionalmente era ritenuto l'abitazione di colui che eseguiva le pene capitali al tempo della Repubblica di Genova e per questo era detto comunemente Casa del Boia. Questa tradizione popolare derivava dal fatto che le esecuzioni avvenivano al vicino Molo Vecchio.

L'altro nome con cui è conosciuto, casa di Agrippa, risale al ritrovamento, nel 1902, in un vicino edificio, di un'iscrizione riferita a Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, che ebbe un importante ruolo politico al tempo della transizione tra repubblica e impero. La scoperta avvenne quando, nel corso di lavori di ristrutturazione di un edificio medioevale adiacente alla casa del Boia, vennero alla luce resti di una costruzione di epoca romana imperiale, datata al III secolo, con una pavimentazione in lastre di marmo, una delle quali riportava la dedica ad Agrippa, recuperate da un precedente edificio del I secolo d.C.

Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1988 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo ha dato in concessione alla Compagnia Balestrieri del Mandraccio, che grazie a lavori di recupero architettonico, nel 1990 vi ha aperto la propria sede sociale, arredando l'interno in stile quattrocentesco ed allestendovi un'esposizione di armi, armature e costumi di epoca medioevale.

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