Palazzo Ducale: Bizzarri e il programma 2018 tra Storia in Piazza, Paganini e Book Pride

Andrea Sessarego
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Genova, 06/02/2018.

Novità nel segno della continuità. È questo lo slogan scelto da Palazzo Ducale di Genova per presentare la stagione 2018. La casa culturale dei genovesi e di migliaia di turisti ospiterà mostre, rassegne e incontri. Ci sono importanti conferme come quelle de la Storia in Piazza e di Book Pride, e novità come le mostre su Paganini ed Enzo Tortora e la rassegna Città di mare. Stagione 2018 che vede Fondazione Palazzo Ducale ancora priva di un direttore, con la programmazione che potrebbe essere arricchita in corso d'opera.

C'è la volontà di avere un Ducale «aperto a tutti e a tutto, dove non ci siano solo mostre - dice Luca Bizzarri, presidente di Palazzo Ducale presentando la stagione 2018 -, ma ci si scambia idee e si dialoga». Arriverà anche una mostra sui grandi artisti italiani degli anni '20: L'età dell'incertezza. Arte in Italia negli anni venti, con opere di Giorgio De Chirico e Filippo de Pisis e molti altri. Altra importante conferma è Book Pride, che torna a Genova dopo il successo dell'edizione 2017. Il Festival dell'Editoria indipendente sarà in autunno, da venerdì 28 a domenica 30 settembre.

Dalla neo-collaborazione tra Ducale e Costa Crociere, che quest'anno compie 70 anni, ci sarà una mostra fotografica gratuita di Oliviero Toscani, conosciuto in tutto il mondo come fotografo pubblicitario di famosi giornali e marchi, e creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie.

Palazzo Ducale vuole ripartire dal successo della mostra di Rubaldo Merello che «si è chiusa domenica 4 febbraio con 22 mila visitatori - commenta Bizzarri - e vedendo partecipare 240 classi e tanti ragazzi». Ma prima di partire con l'èra Bizzarri, si potranno visitare due grandi esposizioni già annunciate e pianificate dalla precedente presidenza: la mostra di Antonio Ligabue (sabato 3 marzo-domenica 1 luglio nella Loggia degli Abati) e le fotografie di André Kertész, grande maestro della fotografia del '900 (dal 24 febbraio nel Sottoporticato).

Importante la conferma de la Storia in Piazza, quest'anno con tema le Rivoluzioni, che andrà in scena da giovedì 12 a domenica 15 aprile. Il Festival di storia più importante in Italia fa tappa a Genova e, a curarne la nuova veste, sono lo storico e saggista Luciano Canfora, insieme a Franco Cardini. Sono previsti incontri, lectio magistalis, dialoghi e interviste, dalla crisi tedesca alla rivoluzione russa, dall'antichità fino ai giorni nostri. Ad aprire la nona edizione proprio Canfora con Tre centenari e un cinquantenario: 1818, 1917, 1918, 1968. «Sentiamo il dovere di divulgare - dice Canfora - La Storia in Piazza è un simbolo che va ben oltre la città in cui si pratica. Dal passato vogliamo aprire uno sguardo sul futuro prossimo».

Tra gli ospiti da la Storia in Piazza 2018: Alessandro Barbero, Giovanni De Luna, Michel Delon, Eric Fournier, Giulio Giorello, Nicola Labanca, Domenico Losurdo, Tomaso Montanari, Peppino Ortoleva, Gilles Pécout, Silvio Pons, Andrea Riccardi, Gian Enrico Rusconi, Aldo Schiavone, Alain Schnapp, Marco Tarchi, Giusto Traina, Pietro Valsecchi, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Zamagni. Non mancheranno laboratori, incontri e progetti dedicati alle scuole. In avvicinamento alla rassegna due eventi: dal 13 marzo al 10 aprile, la rassegna cinematografica al Sivori; mentre il 23 marzo, lo storico Alessandro Barbero e Franco Cardini dialogheranno intorno all'impresa di Fiume, che vide Gabriele D'Annunzio protagonista.

Poi una mostra su Niccolò Paganini, multimediale e interattiva, che aprirà a novembre e introdurrà i visitatori nell'universo paganiniano: «Sono fiero di questa mostra, che nasce in casa - dice Luca Bizzarri, presidente di Palazzo Ducale - Il Ducale apre sempre di più ai giovani, e questa esposizione è anche per loro. Nell'Appartamento del Doge emergerà un Paganini rockstar e imprenditore di se stesso». Tra i curatori della mostra, oltre a Roberto Grisley e Raffaele Mellace, anche il cantautore Ivano Fossati.

Saranno toccati tutti gli aspetti della vita dell'artista, dal suo talento precoce al virtuosismo che lo ha reso e lo rende ancora oggi una stella nel panorama internazionale della musica. Un mito indiscusso che lo avvicina per storia, talento, studio, ricerca e vicende private alle grandi star della musica moderna, di cui non mancheranno testimonianze e riferimenti.

Una novità è il ciclo d'incontri Città di mare, a cura di Claudio Magris e Margherita Rubino, che parte martedì 20 marzo e termina martedì 5 giugno 2018. Nove appuntamenti (tutti alle ore 17.45) con scrittori italiani e stranieri ma anche artisti e giornalisti, che illustreranno il loro rapporto con il mare delle città natie.

E Genova, città di mare dalla grande letteratura, non poteva restare esclusa. Si parlerà della Superba, ma anche di Trieste, di Palermo, Napoli, Bari, Marsiglia, Oslo e Dublino, con i suoi autori e artisti. Tra gli altri, interverrà Renzo Piano (2 maggio), che racconterà la sua Genova dialogando con Maurizio Maggiani su come il mare genovese abbia influenzato il suo lavoro. Ci saranno anche lo scrittore Gianrico Carofiglio (5 giugno), Catherine Dunne (21 aprile) e Erik Fosnes Hansen (27 marzo), che porteranno fuori dal Mar Mediterraneo. Il primo incontro, il 20 marzo, sarà con Claudio Magris e la sua Trieste (20 marzo).

Poi ci sarà Lo status del Vaticano, 4 incontri a cura di Marco Ansaldo e Sandro Isetta: dalla voce di chi opera, o ha operato, all'interno del Vaticano si cercheranno risposte autorevoli su una stagione in cui la barca di Pietro cerca e vuole dare punti fermi tra tempeste scandalistiche non ancora placate (dal 26 marzo all'11 maggio, ore 17.45). Ecco i protagonisti: Ettore Gotti Tedeschi (26 marzo); Mons. Marcelo Sanchez Sorondo (9 aprile); Mons. Enrico dal Covolo (16 aprile) e Padre Antonio Spadaro (11 maggio). Si prosegue poi con un ciclo sui Diritti, a cura di Nando Dalla Chiesa (autunno 2018), per un «gradito e felice ritorno» come lo ha definito Bizzarri.

Da ottobre 2018 a febbraio 2019 è in programma il ciclo Letteratura comica del Novecento, a cura di Luca Bizzarri e Tullio Solenghi. «Parleremo di libri che fanno ridere - dice Bizzarri - Passeremo da Marcello Marchesi a Franca Rame e Franca Valeri, fino a Paolo Villaggio o Woody Allen». Ci sarà una breve introduzione agli autori e, a seguire, una serie di letture scelte e lette da artisti comici e non solo.

Il 29 e 30 novembre, ci sarà un tributo-ricordo a Enzo Tortora, nato a Genova novant'anni fa. Questa due giorni, dal titolo Dove eravamo rimasti? Enzo Tortora, storia di un genovese, vuole tornare sulla controversa vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto, ma anche ricordare il Tortora giornalista e inventore della televisione moderna. «Ci sarà anche una mostra - conclude il presidente del Ducale - Ci è sembrato doveroso dedicargli un tributo, visto il suo impegno civile affiancato a un grande talento».

«Palazzo Ducale - Fondazione per la Cultura ha un grande significato, sta facendo grandi cose e sarà ancor più grande in futuro. Abbiamo investito sull'aspetto culturale della città, che ci consentirà di dar tornare Genova grande insieme agli investimenti per favorire l’occupazione - dice Marco Bucci, Sindaco di Genova - C'è un cambiamento, che non vuol dire rifiutare il passato. Un passato ottimo, direi glorioso. Noi vogliamo mantenere e incrementare questo livello, anche in altre direzioni e con uno spettro più ampio. Non c'è progresso senza fare cultura».

Di Andrea Sessarego

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