Capodanno a Genova: idee per un cenone ligure

Genova, 30/12/2017.

Se non avete ancora deciso cosa fare a Capodanno non disperate: per prima cosa, sicuramente non siete i soli e per seconda cosa, avete ancora tempo. D’altra parte, sfatiamo un mito: a Capodanno non è obbligatorio strafare e se l’idea di uscire a fare cose non vi convince, potete anche decidere di rimanere in casa e festeggiare svolgendo una delle attività più soddisfacenti di sempre: mangiare.

Quindi, che alla fine scegliate di stare a casa da soli davanti a qualche talk show o di invitare a cena tutti i parenti e gli amici che non vedevate dallo scorso 31 dicembre, vi proponiamo un menù tutto ligure che non solo vi farà tornare la voglia di festeggiare, ma la terrà viva addirittura fino a mezzanotte e mezza / l’una.

Torta salata di borragine

Un menù ligure non sarebbe un menù ligure se non prevedesse una bella fetta di torta salata. Quella tipica genovese, oltre la più primaverile Pasqualina, è quella di borragine: un insieme di erbette tipiche del territorio ligure che vengono bollite e utilizzate come ripieno per i pansoti, le torte salate e minestre. Nel caso della torta salata, queste erbe, dette anche preboggion, vengono adagiate al centro di un disco di pasta sfoglia, per un antipasto semplice ma di gusto.

Picagge al pesto

Quando i genovesi sentono la parola picaggia la associano automaticamente a due cose: gli strofinacci da cucina e le grosse fettuccine a forma quadrata tipiche della cucina contadina di un tempo. Simile alla pasta della lasagna per consistenza e dimensione, le picagge si distinguono dalle lasagne perché anziché venire ordinatamente impilate strato su strato, vengono cotte come la pasta comune e poi condite a piacimento. Il miglior abbinamento per un piatto davvero ligure è, nemmeno a dirlo, il pesto. Le picagge sono però ottime anche con ricotta e pepe, o in bianco, con burro e salvia.

Coniglio alla ligure

Questo piatto, definito anche coniglio alla sanremese (Cunìu a-a sanremasca), per via dell’origine ponentina, è uno tra i secondi piatti liguri più conosciuti nel resto d’Italia. Rosolata insieme a olive, pinoli, aglio e rosmarino e stufata poi nel vino, la carne del coniglio si mantiene tenerissima e saporita, tanto da essere amata sia dai grandi che dai più piccini. Inoltre ha il vantaggio di essere un secondo piatto leggero, che lascia spazio anche ad altri piatti di accompagnamento tipici della cena di San Silvestro… per esempio un bel cotechino con lenticchie?

Torta Zena

Il dolce ligure per eccellenza è il Pandolce alla genovese. Se però dopo il Natale ne avete avuto abbastanza, potete sostituirlo con un altro dessert ligure per eccellenza: la Torta Zena. Tipica del Capoluogo ligure, si narra che questa torta, di morbido pan di Spagna e golosa pasta di mandorle, debba i natali alla Pasticceria Klainguti, che negli anni ‘30 le provò tutte per contrastare la diffusione di un’altra torta tipica della città: la Sacripantina, della Pasticceria Preti. Anche se negli anni ‘30 queste due torte erano fiere avversarie, oggi che la “guerra dolce” è finita possiamo gustarle entrambe, magari alternandole. Che ne pensate di una a San Silvestro e una all’Epifania?

Il vino e lo spumante sono a scelta: basta che siano abbastanza forti da convincervi a fare qualche pazzia: dopo tutto, dalla mezzanotte, è tutto un altro anno!

Di Barbara Cosimo

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