Sentieri dell'Alta Via dei Monti Liguri, confermato il «No a moto e fuoristrada»

Stefano59Rivaraforcommons

Genova, 09/12/2017.

La salvaguardia dei sentieri dell'Alta Via dei Monti Liguri. Dopo l'incontro con Stefano Mai, assessore all'Agricoltura, Escursionismo, Tempo libero e Parchi della Regione Liguria - presente anche Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo economico, qui in veste di Presidente del Gruppo consiliare Amici della Montagna - la Regione Liguria e l'assessore Mai si sono impegnati a mantenere il divieto assoluto di transito dei mezzi motorizzati su sentieri e mulattiere del percorso Alta Via dei Monti Liguri, sentieri collegati ed aree protette, fatti salvi gli usi di servizio e soccorso. Così si legge nel comunicato di Federparchi Liguria.

L’impegno è venuto dopo un ampio dibattito in cui le associazioni Cai Liguria, Fie e WWF hanno ribadito la loro ferma posizione a favore del mantenimento del divieto di gare e manifestazioni motoristiche anche occasionali sul percorso AVML e collegamenti, asse portante della Rel (Rete Escursionistica Ligure) ed itinerario turistico di eccellenza della nostra regione, conosciuto e frequentato in ogni stagione da migliaia di escursionisti italiani e stranieri.

In vista dell'approvazione della legge di stabilità 2018, nella prossima settimana avverrà un ulteriore incontro con la Regione Liguria per delimitare le modaltà di organizzazione di manifestazioni e gare motoristiche sui sentieri Rel (esclusi - come si diceva - Parchi, AVML e sentieri collegati ), previa autorizzazione del Comune interessato e del gestore dei sentieri coinvolto.

Federparchi Liguria, cui le Associazioni aderiscono, condivide le loro argomentazioni e plaude alla chiara presa di posizione in merito da parte della Regione Liguria, utile a chiarire i dubbi che erano sorti dopo l’approvazione da parte della Giunta del DDL N.182 (Legge di Stabilità) da cui pareva che venissero abrogati alcuni articoli di importanti leggi regionali in materia, fra cui la LR 38/1992 e la LR 24/2009, con la conseguenza di aprire indiscriminatamente ai mezzi motorizzati i percorsi delle parti più pregiate e delicate del territorio ligure, sui quali fra l’altro gli Enti gestori (principalmente - ma non solo - i Parchi) hanno investito risorse umane ed ingenti fondi comunitari per la manutenzione ordinaria e straordinaria e per la segnaletica.

Le attività sportive fuoristrada dovranno pertanto individuare per la loro pratica percorsi diversi dall’AVML ed esterni a Parchi ed alle altre aree protette, assumendosi - come è giusto che sia - la responsabilità di eventuali danni che il loro utilizzo dovesse comportare.

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