Giornata Fai d'Autunno 2017 a Genova e in Liguria: luoghi aperti, orari e programma

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Genova, 11/10/2017.

Torna, in tutta Italia, l'appuntamento con la Giornata Fai d'Autunno: nella giornata di domenica 15 ottobre 2017, ben 3500 volontari in 185 città propongono 170 itinerari tematici che guidano cittadini e turisti alla scoperta di palazzi, chiese, castelli, giardini, teatri, architetture industriali, antichi borghi e quartieri del Bel paese. Anche a Genova e in Liguria, si potranno visitare luoghi solitamente chiusi al pubblico.

Di seguito la lista, con indirizzi e orari, dei luoghi aperti a Genova, Savona, Imperia e La Spezia durante la Giornata Fai d'Autunno 2017 (sul sito ufficiale delle Giornate Fai, i luoghi visitabili in tutta Italia, con info, dettagli e approfondimenti): dalle Cinque Terre ai palazzi storici, dagli antichi frantoi agli itinerari tra monumenti e natura.

Le visite avvengono a fronte di un contributo suggerito dai volontari (2, 3 o 5 euro a seconda del luogo, salvo dove indicato diversamente): l’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto al raggiungimento degli scopi definiti dallo Statuto del Fai. Qui di seguito tutti gli eventi nelle province liguri in programma con le attività organizzate da tutti i sei Gruppi Giovani/ Delegazioni FAI della Liguria:

Genova e Provincia

  • Palazzo San Giorgio, via della Mercanzia (Genova). Orario: 10-18 (ultimo ingresso ore 17. Il percorso tocca alcuni punti nevralgici della storia di Genova, grande centro della finanza e del commercio internazionale dal XII al XIX secolo. L'itinerario prevede la visita a Palazzo San Giorgio, edificato nel XIII secolo e dal 1407 sede della banca più antica del mondo. La visita prosegue poi verso Piazza Banchi, dall'XI secolo luogo di attività dei cambiavalute e sulla quale si affaccia la Loggia della Mercanzia (1595), dal 1855 sede della prima Borsa Merci e Valori in Italia.
  • Piazza Banchi e La Loggia della Mercanzia (Genova). Orario: 10-18 (ultimo ingresso ore 17). Piazza Banchi, così chiamata per la presenza dei banchi dei cambiavalute, fu la storica sede delle contrattazioni delle merci e delle valute della Repubblica di Genova. Un primo edificio destinato ad ospitare queste attività fu costruito nel 1415 e sostituito dall'attuale, costruito tra il 1589 e il 1595 dall’architetto Andrea Ceresola detto il Vannone. L'interno si presenta come un unico grande ambiente rettangolare con la volta sostenuta da una serie di colonne binate lungo il perimetro. A questo intervento risalgono anche l’affresco con la Madonna in trono col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Giorgio di Pietro Sorri e i bassorilievi di Taddeo Carlone posti all’esterno e raffiguranti trofei d'armi. Dal 1839 la loggia subì un restauro ad opera di Giovanni Battista Resasco e nel 1855 divenne la sede della prima Borsa Merci e Valori in Italia. Nel 1912 la Borsa Valori fu trasferita nella nuova sede di piazza De Ferrari, mentre la Borsa Merci rimase nella sede originaria.
  • Abbazia di San Fruttuoso, via San Fruttuoso 18 (Camogli, Genova). Orario: 10-15.30; Bene Fai visitabile tutto l'anno, con il biglietto da 6,50 euro (info per riduzioni chiamare 0185 772703). L’incontro armonico tra uomo e natura: Monastero benedettino, covo di pirati, umile abitazione di pescatori e poi per secoli proprietà dei principi Doria, l’Abbazia di San Fruttuoso è oggi un luogo assolutamente unico, dove l’opera dell’uomo si è felicemente integrata con quella della natura. L’Abbazia è una perla del X-XIII secolo che splende in una profonda insenatura della costa del Promontorio.
  • Casa Carbone, via Riboli 14 (Lavagna, Genova). Orario: 10-18; bene Fai visitabile tutto l'anno, con il biglietto da 5 euro (per eventuali riduzioni chiamare 0185 393920). Oggetti d’arte, ceramiche e arredi fin-de-siècle, tempere parietali, dipinti di scuola ligure del XVII secolo e vivaci pavimenti a terrazzo decorano Casa Carbone, tipica costruzione ligure del XIX secolo che custodisce con fedeltà e calore l’atmosfera domestica e il gusto dell’abitare a cavallo tra Ottocento e Novecento. Ereditata dal Fai dai fratelli Emanuele e Siria Carbone, proprietari e ultimi abitanti, Casa Carbone è una vera e propria casa-museo.
  • Villa Massone Già D'Amico, piazza Padre Enrico Mauri 1 (Sestri Levante, Genova). Orario: 10-18 (ultimo ingresso 18.30).
    L'inedita vicenda di Villa Massone si inserisce nel panorama delle residenze edificate dal patriziato genovese a Sestri Levante a partire dal XVII secolo. La favorevole conformazione geografica e la vocazione agricola del territorio permisero che queste dimore divenissero, oltre che luoghi di villeggiatura, il centro di vere e proprie aziende agricole. La villa, edificata agli inizi del '600 dal nobile Nicolò D'Amico, era inserita in una proprietà molto più estesa di quella visibile oggi. I complessi passaggi ereditari videro avvicendarsi le nobili famiglie Fieschi, Giustiniani e Massone, che hanno segnato la storia di questa dimora. Nonostante i numerosi interventi di riadattamento operati lungo i secoli, possiamo ancora oggi goderne le caratteristiche principali nel palazzo padronale. L'impianto architettonico, i giardini e alcuni affreschi seicenteschi dalle iconografie che uniscono temi sacri e profani, ci restituiscono il sapore delle ville genovesi dell'epoca.

Savona e Provincia

  • Cappella della Crocetta, via al Santuario (Savona). Orario: 14.30-17.30 (ultimo ingresso 16.30). Visite alle ore 14.30-15.30 e 16.30 con partenza dalla Fontana della Piazza del Santuario (munirsi di scarpe chiuse con suola antiscivolo; consigliati bastoncini da trekking). Il Santuario di Nostra Signora della Misericordia di Savona sorge sul luogo dell'apparizione della Madonna al contadino Antonio Botta,il 18 marzo 1536. La scenografica piazza del Santuario con la Basilica, la fontana ottagonale ed i palazzi monumentali, in quasi cinquecento anni di storia, ha visto migliaia di pellegrini giungere da ogni parte di Italia e del mondo, ha assistito ai cortei solenni di papi, re e principi, ha accompagnato fino ai giorni nostri le processioni votive dei savonesi.
  • Museo del Santuario di N.S. Misericordia, piazza del Santuario di Savona. Orario: 9.30-17.30 (ultimo ingresso 17, visite ogni 30 minuti). Ha sede nell’ala che collega il Palazzetto del Duca di Tursi e l’Ospizio de' Poveri. L’attuale Museo del Santuario è stato riallestito nel 2009, ed espone i pregiati doni offerti come segni di devozione alla Vergine. Tra i tesori ivi custoditi, si possono annoverare: la Corona in oro e pietre preziose, con cui Pio VII incoronò la sacra effigie della Madonna, e la collana appartenuta alla principessa Maria Anna di Savoia, futura Imperatrice d’Austria, i pregiati paramenti sacri, il raffinato servizio liturgico in argento donato da Mons. Agostino De Mari, nonché la collezione degli ex- voto segno della gratitudine di tutti coloro che hanno ricevuto grazie dalla Madonna di Misericordia. Dalle 14.30 alle 17.30, a cura del Priorato Diocesano Confraternite Savona, sarà possibile visitare la Domuncola di Antonio Botta. Superata la Chiesa di san Bernardo, una passerella conduce ad un grande parcheggio ed alla casa dove visse il beato Antonio Botta, protagonista dell’evento miracoloso del 18 marzo 1536 che vide apparire la Madonna nel luogo dove sorge il Santuario.
  • Palazzo dell'Ospizio: Le stanze dei Protettori, piazza del Santuario a Savona. Orario: 9.30-17.30 (ultimo ingresso 17, visite ogni 30 minuti). Da Giacomo Picconi, il più informato storiografo dell’Apparizione, sappiamo che qui si riunivano i governatori già nel 1538, due volte alla settimana per trattare degli interessi della Opera Pia , responsabile di tutta la gestione delle Chiesa e dell’Ospedale sostituiti ogni due anni, ed erano responsabili di tutta la gestione della Chiesa e dell’Ospedale. Le tre sale in successione, sono decorate da affreschi attribuiti all'ornatista savonese, Giuseppe Francesco Bertolotto (1868-1933). La seconda sala è detta “del Trono" e custodiva la poltrona di Papa Pio VII, attualmente esposta nel Museo. Alle ore 16.30 avrà luogo una visita straordinaria a cura di Flavia Folco, per molti anni Delegata del Fai a Savona, pittrice e appassionata studiosa dell’arte e della cultura savonese.
  • Palazzo delle Azzarie, piazza Santuario di Savona. Orario: 9.30-17.30 (ultimo ingresso 17, visite ogni 30 minuti).
    Si tratta del palazzo per devoti, forestieri e pellegrini (1541 1545), costruito in forme chiaramente genovesi, con la facciata a due piani, ritmata classicamente e con il piano rialzato dalle alte finestre. Negli anni Novanta, la Soprintendenza della Liguria ha realizzato il Laboratorio destinato alla conservazione e al restauro dei tessuti sacri. La pregevole qualità della struttura nella sua articolazione, dell’arredo, della strumentazione, in particolare per gli splendidi armadi orizzontali e rotanti, per la visione dei piviali, un autentico tesoro. Prevista una mostra di ceramiche a cura dell'Associazione Dante Alighieri Comitato di Savona.
  • Santuario di Nostra Signora della Misericordia, piazza Santuario di Savona. Orario: 10-13 e 14.30-17 (ultimo ingresso 16.30); note: Visite alle ore 10.15, 12, 14.30 e 16.30 con ritrovo davanti all'entrata del Santuario. La Basilica venne costruita tra il 1536 e il 1540, su disegno di Pace Antonio Sormano. La facciata (1610 -11) è dovuta a Taddeo Carlone e si caratterizza per la delicata cromia dei marmi e le statue dello stesso autore. L'interno a pianta basilicale, è a tre navate divise da pilastri ottagonali, con volte a crociera, la cupola, priva di tamburo, è sormontata dal tiburio alla maniera lombarda. All'interno sono conservate pregevoli opere dei secoli XVI, XVII e XVIII tra cui l'altare della Visitazione, opera di Gian Lorenzo Bernini. Alle 9 è in programma Le nove cappellette votive (Strada Provinciale n.12 Savona - Altare in direzione Santuario, subito dopo il ponte e la Chiesetta di san Martino), con visita degli affreschi della prima cappella votiva a cura di Rosanna Venturino con possibilità di raggiungere il Santuario a piedi. Alle 18.30, concerto di organo e tromba a cura dell’associazione Musicale Mousiké di Cairo Montenotte.
  • Chiesa di Santo Stefano, via Roma (Villanova D'Albenga, Savona). Orario 10.30-17 (ultimo ingresso 16.30). Costruita prima della fondazione del borgo e anticamente matrice delle più importanti chiese della vallata. La struttura odierna rileva tracce dell’originaria costruzione romanica, oggetto nei secoli di ampliamenti e restauri. Sulla facciata quattrocentesca si apre un protiro risalente al XV sec. arricchito da elementi marmorei di reimpiego. L’interno è a tre navate senza transetto, con navata centrale coperta da volta a botte e quelle laterali a crociera. Il presbiterio è decorato con stucchi del tardo '600, eliminati in parte durante i restauri eseguiti nel 1959, che si proponevano di riportare la chiesa alle sue forme originarie. L’interno contiene tracce di antichi affreschi, tra cui la figura di S.Michele Arcangelo. L’organo, costruito tra il XVIII e il XIX sec. da Eugenio Biroldi, collocato nella Basilica di S.Ambrogio a Milano, fu acquistato per la chiesa di S.Stefano dal capitano Domenico Isoleri nel 1875. La medievale torre campanaria cuspidata è ornata da monofore e bifore. Visite alle ore 11 e ore 14 a cura di Francesca Bogliolo, critico d'arte, visita guidata dell'Oratorio e della Chiesa di Santo Stefano di Cavatorio. Punto di partenza Oratorio di San Govanni Battista.
  • Fai e Carabinieri - Una sinergia a tutela dell'ambiente, Località Aeroporto 1 (Villanova D'Albenga, Savona). Orario: 15-17 (visita unica con partenza alle 15; prenotare: 347 4121607 o 348 2824503). Visita dell'hangar e degli elicotteri, durante la quale verrà presentato - a cura del Comandante XV Nucleo Elicotteri Carabinieri Maggiore Claudio Proietti e del Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali Savona Capitano Walter Scapin - il Reparto di Volo e il nuovo ordinamento dell'Arma, arricchito ora con il prezioso apporto del Comparto Forestale e la “mission” istituzionale a favore della tutela dell’ambiente, attraverso una presentazione a cura del Comando Gruppo Carabinieri Forestale di Savona in materia di reati ambientali e tutela dell'ambiente stesso. Saluti istituzionali del Tenente Colonnello Dionisio De Masi. Ingresso esclusivo per gli iscritti Fai.
  • Oratorio San Giovanni Battista, via Barbacana (Villanova D'Albenga, Savona). Orario: 10.30-17 (ultimo ingresso 16.30).
    L’oratorio ancora oggi sede dell'omonima confraternita,sorge ai margini dell’antico abitato e nelle sue forme originarie risalirebbe, secondo gli studiosi,al XIII-XIV secolo. Sul muro esterno, che si affaccia su Vico Oratorio, compare un affresco del XIX secolo raffigurante San Giovanni Battista nell’atto di predicare alla folla. Sulla volta, all’interno dell’aula, un affresco seicentesco raffigura il Santo circondato da confratelli vestiti con il tradizionale abbigliamento caratterizzato da “cappa” e cappuccio. All'interno compaiono inoltre due cicli di dipinti murali: il primo raffigurante una teoria di santi con al centro la Vergine e il Bambino (XIV secolo) e il secondo,risalente alla fine del XV - inizio del XVI secolo, raffigurante alcune scene della Passione. Nell'oratorio si rintracciano anche alcune testimonianze di scultura lignea, tra cui la statua della Madonna della Misericordia e un Crocifisso processionale,entrambi datati XVI secolo. Visite alle 11 e ore 14 a cura di Francesca Bogliolo, critico d'arte, visita guidata dell'Oratorio e della Chiesa di Santo Stefano di Cavatorio. Punto di partenza Oratorio di San Giovanni Battista.

Imperia e Provincia

  • Apg Group- Archimede Ricerche S.R.L. - Microalghe Camporosso, Corso Italia 220 (Camporosso, Imperia). Orario: 10-12.30 e 14.30-17 (ultimo ingresso 16.30). L’Azienda ha sviluppato un processo integrato e sostenibile: l’energia necessaria al funzionamento del processo proviene in parte direttamente dal sole, grazie all’attività fotosintetica delle alghe, in parte dal calore prodotto da una centrale cogenerativa endotermica alimentata ad olio vegetale. La biomassa microalgale rappresenta un prodotto innovativo e una fonte ricca di molecole naturali utilizzabili per diverse applicazioni: dall’alimentare alla cosmetica, dalla mangimistica al biorisanamento ambientale. Sono stati avviati un impianto di energia elettrica alimentato ad olio vegetale (fonte non fossile) e recuperato un vecchio oleificio dismesso ad oggi ristrutturato, utilizzato per la raffinazione di oli vegetali alimentari. Come prodotti di scarto dalla produzione di energia elettrica si ottengono energia termica e fumi, l’energia termica sotto forma di vapore è stata recuperata e utilizzata nei processi di raffinazione.
  • La cipolla egiziana ligure come tutela della biodiversità, via Braia (Camporosso, Imperia). Orario: 10-12 e 14-17 (ultimo ingresso 16.30. La visita all'azienda agricola di Marco Damele vuole essere l'occasione per parlare di biodiversità, per avviare un'azione di sensibilizzazione alla cura del cibo e promuovere colture che siano risorse per il territorio attraverso la riconversione di quei luoghi precedentemente impiegati per la produzione floricola intensiva. Si vuole porre l'attenzione sulle relazioni che insistono tra i bisogni dell'uomo e della nostra civiltà in rapporto all'utilizzo del territorio e del suolo. In particolare l'attenzione sarà incentrata sulla coltivazione della cipolla egiziana ligure di cui Damele negli ultimi anni si è fatto promotore per la reintroduzione di questo ortaggio nella produzione agricola del Ponente ligure. La cipolla egiziana, caratterizzata dalla maturazione di una corona di piccoli bulbilli al posto del tradizionale fiore, è facile da coltivare: interrando i bulbi raccolti dalla pianta madre in primavera, la pianta cresce senza troppe attenzioni e resistendo bene alle malattie.
  • Chiesa Parrochiale di San Marco, via della Chiesa 22 (Camporosso, Imperia). Orario: 11-18 (ultimo ingresso 17.30). La chiesa parrocchiale di San Marco evangelista si trova leggermente discostata dalla direttrice principale del paese di Camporosso. Di origini quattrocentesche, è stata rimaneggiata e riconsacrata nel 1771. L'interno, suddiviso in tre navate, conserva opere di particolare pregio. Nella seconda cappella a sinistra, troviamo infatti il polittico della Madonna col Bambino e i SS. Giuliano e Bernardo realizzato da Agostino da Casanova (notizie 1523-1564), pittore ligure attivo nella Riviera di Ponente nella prima metà del XVI secolo. Successivamente, nella cappella a sinistra del presbiterio, è collocato un altro polittico raffigurante il Martirio di San Sebastiano e la cui attribuzione è ancora dibattuta. Attualmente conservato in sacrestia, ma in origine probabilmente sull'altare maggiore, si trova il Polittico di San Marco realizzato nel 1533 da Stefano Adrechi (notizie 1512-1542) e Francesco De Signorio.
  • Frantonio dello Sfrollo, l'antico oleificio come macchina nella produzione alimentare, piazza Pertini (Camporosso, Imperia). Orario: 10-18 (ultimo ingresso 17.30). L’antico frantoio situato ad est del centro storico traeva energia dall’acqua del torrente grazie ad un sistema di canalizzazioni che convogliavano l’acqua al di sopra delle due grandi ruote a cassette che ancora oggi caratterizzano l’esterno dell’edificio e delle abitazioni attigue. All’interno è possibile osservare le due macine dove venivano rovesciate le olive per essere frante dalle mole. Con la pasta così ottenuta venivano riempiti i fiscoli che venivano impilati e premuti nelle due presse site a ridosso della parete opposta in modo tale da permettere la fuoriuscita dell’olio. Al piano inferiore dell’edificio sono presenti i macchinari che permettevano un’ulteriore fase di produzione dell’olio, grazie ad una tecnica nota come lavaggio della sansa. La pasta di olive ottenuta precedentemente veniva qua nuovamente rimacinata mescolata con acqua per separare i noccioli dalle bucce che venivano raccolte e spremute nell’antico torchio per estrarne l’olio residuo.
  • Frantoio delle Porte o Defizio Nuovo, via Papa Giovanni XIII (Camporosso, Imperia). Orario 10-18. Il Frantoio delle Porte o Defizio Nuovo era uno dei sedici frantoi presenti a Camporosso nella prima metà dell'Ottocento e frangeva annualmente 630 quintali di olio. Esso faceva parte insieme a quello dello Srollo, del Molino, del Defizietto dei quattro frantoi edificati all'interno dell'abitato antico. L'acqua incanalata in un lungo canale chiamato beudo o bedale veniva utilizzata da più frantoi come forza motrice necessaria per la movimentazione degli elementi meccanici. L'edificio, sottoposto a tutela dalla Soprintendenza, conserva al suo interno ancora tutti i macchinari necessari per la produzione dell'olio.
  • L'Oratorio dei Bianchi o dell'Annunziata e l'Oratorio dei Neri o del Suffragio, Strada Provinciale 64, piazza Garibaldi (Camporosso, Imperia). Orario 10-18 (ultimo ingresso 17.30). La comunità di Camporosso, dopo essersi emancipata dal Comune di Ventimiglia e divenuta Comune autonomo nel 1797, promosse opere sociali e religiose aggiungendosi le confraternite dei Bianchi e dei Neri. I primi che presero il nome dalle Cappe Bianche,si svilupparono da un’istituzione penitenziale provenzale. I secondi vestiti di Nero, successivamente detti del Suffragio o della Buona Morte, svolsero il loro compito assistenziale rivolto ai malati e ai moribondi. Ambedue le consorterie possedevano un oratorio. I Bianchi avevano l’Oratorio dell’Annunziata di stile Barocco, ornato da un campanile triangolare e da affreschi del seicento. I Neri avevano l’Oratorio del Suffragio, ornato da due orologi ai lati, preceduto da una graziosa doppia scalinata con balaustra curva in marmo e due fontane rappresentanti teste di sirene, dalla cui bocca aperta l’acqua scorre nelle vasche, che fu trasportata nella sua posizione attuale dalla parte settentrionale del villaggio nel 1843.
  • La Chiesa di San Pietro, struttura in stile romanico, Corso Italia (Camporosso, Imperia). Orario 10-18 (ultimo ingresso 17.30). L’esterno è di origine romanica risalente all’XI e al XIII secolo. Molto complessa è la situazione dell’interno, in quanto i due restauri, avvenuti nel 1954 e nel 1967, hanno evidenziato diverse fasi costruttive. I lavori di ripristino hanno consentito il riaffiorare di lacerti di affresco realizzati nella seconda metà del XV secolo, i quali decoravano il catino absidale, il timpano, la base del campanile e la parete di destra. Significativa è la curva dell’abside, che presenta al centro il Cristo benedicente nella mandorla con affianco i simboli dei quattro evangelisti, mentre nella parte sottostante vengono raffigurati i dodici apostoli con al centro San Pietro. Nella parete di destra sono presenti dei frammenti di affresco contemporanei a quelli absidali, che raffigurano una serie di santi all’interno di riquadri verticali, a cui è stato sovrapposto un affresco più tardo in memoria di un cittadino camporossino, datato 1575.

La Spezia e Provincia

  • Il paesaggio terrazzato delle Cinque Terre: una storia secolare, piazza Innocenzo IV - Manarola. Orario: 10.30-17.30 (ultimo ingresso 17.30). Note per la visita: prima tappa, luogo di incontro, registrazione partecipanti giornata FAI di Autunno e partenza navette in piazza Innocenzo IV di fronte alla Chiesa di San Lorenzo a Manarola. Orario navette dalle ore 10.30 fino a conclusione evento. Comprendere la delicatezza dell' equilibrio uomo-natura, che alle 5 Terre trova una delle sue più alte espressioni e passeggiare sui sentieri a picco sul mare, dove con un solo sguardo si può cogliere l’unicità di questo paesaggio costruito dall’uomo nei secoli, talmente particolare da essere stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Manarola, si ha l'occasione di conoscere il lavoro di chi si adopera ogni giorno per salvaguardare i terreni terrazzati e recuperare i muretti a secco della Valle denominata "Anfiteatro dei Giganti", la stessa Valle che ospita ogni Natale la magia del Presepe Luminoso di Manarola. Per chi volesse, ci sarà anche l'opportunità di percorrere, sapientemente accompagnati, i sentieri tra le vigne a picco sul mare.
  •  Riomaggiore tra arte e storia, via San Giacomo (Riomaggiore, La Spezia). Orario: 10.30-17.30 (ultimo ingresso 17.30). Una passeggiata tra la storia e l’arte del Borgo di Riomaggiore. Si partirà dai trogi, i lavatoi pubblici usati per lavare i panni quando ancora nelle case mancava l'acqua corrente, per poi conoscere il nucleo più antico del borgo con le sue case torre, le fortificazioni erette a protezione dagli attacchi dei pirati: i bastioni di San Giacomo e di Traacà. Si ammira la chiesa di Sant'Antonio Abate, la più piccola e antica del paese, il Castello del XIII, utilizzato prima come difesa e poi a lungo come camposanto, l'oratorio di San Rocco, edificato, secondo la tradizione nel 1576, come ringraziamento per la fine della terribile pestilenza che aveva dimezzato la popolazione del borgo e la Chiesa romanica di San Giovanni Battista, con i suoi fregi protoromanici, di origine misteriosa. Infine ricercheremo insieme le vie e gli scorci dipinti dal pittore fiorentino Telemaco Signorini, della corrente pittorica dei Macchiaioli, che scelse Riomaggiore per trascorrere le sue estati.
  • Torre Guardiola tra paesaggio, natura e storia (Riomaggiore, La Spezia). Orario: 10.30-17.30 (ultimo ingresso 17.30). Punto di particolare pregio naturalistico e paesaggistico ha ospitato, fino al 2010, il Centro di Educazione Ambientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, moderna struttura di accoglienza e valorizzazione del territorio dove era presente anche un percorso botanico e un'area per il birdwatching. Il sito prende il nome da un vecchio fortilizio chiamato Torre Guardiola, adibito alla sorveglianza delle coste per prevenire eventuali attacchi da parte dei saraceni. Nello stesso luogo, sulla punta di Montenero, sorge oggi La Batteria Antinave Carlo Alberto Racchia parte delle fortificazioni moderne allestite nel periodo successivo alla prima guerra mondiale per la difesa della Piazzaforte Marittima della Spezia. Costruita, secondo le date riportate nei disegni, dal 1933 al 1936. Fu operativa per tutta la durata del conflitto, gestita prima dalla Regia Marina, poi dalla Milmart, per finire dopo l’8 settembre 1943, sotto la gestione di truppe della RSI e tedesche.
  • Podere Case Lovara, Punta Mesco (Levanto). Orario: 10-16 e ingresso su contributo. Affacciato sul mar ligure di levante e raggiungibile solo a piedi con un magnifico sentiero panoramico, Podere Case Lovara è il fulcro di un progetto di recupero di un mondo agricolo secolare e di sviluppo sostenibile delle risorse locali. Proteso verso il mare cristallino, il promontorio di Punta Mesco separa la baia di Levanto da quella di Monterosso. I 45 ettari di proprietà del Fai comprendono tre fabbricati rurali, oltre a lussureggianti aree boschive a lecci e pini, alternate a zone di macchia mediterranea. Nel tempo, la straordinaria coesistenza tra mare e vegetazione permise lo sviluppo di un’eccezionale biodiversità, dove la secolare presenza dell’uomo riuscì a plasmare il territorio con mano sapiente, senza tuttavia alterare i fragili equilibri ecologici. Bene Fai visitabile tutto l'anno.

Di A.S.

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