Genova, 04/08/2017.
È partito il crowdfunding per lanciare la prima edizione di Refresh Festival: una tre giorni di arte contemporanea (29-30 settembre e 1 ottobre 2017) ideata dalla Consulta degli Studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, rigorosamente under35. L'idea del festival è di Sohrab Najafi, studente iraniano e vicepresidente della consulta supportato da Enrico Casini, Mauro Casalino e Niccolò Sgorbini, mentre al coordinamento e comunicazione ci sono Silvia Giuseppone e Giulia Sacchi.
Oltre a coordinamento e comunicazione Giusepppone, ex-studentessa dell'Accademia diplomata in pittura (2016) e già al centro di altri eventi come il Gelati Fanzine Festival, si occupa anche del progetto grafico, dei testi e dei social media. «Metà dei partecipanti (una trentina) sono studenti in corso, l'altra metà ex-studenti. L'idea è far lavorare insieme o accanto i giovanissimi e chi è un po' più esperto». E la Consulta degli Studenti dell’Accademia c'è sempre stata? Altri eventi? «Diciamo che si è riattivata molto nell'ultimo anno con un processo molto rapido. Questo è il primo evento».
Il festival si terrà a Villa Rossi-Martini (Genova Sestri Ponente) e il primo sopraluogo ha visto tutti gli artisti visitare insieme i due piani per progettare opere in locu ed installazioni. «Ognuno ha visto cosa gli interessava dello spazio e alcuni hanno anche immaginato come collaborare e cosa ideare. Alla base dell'iniziativa c'è la volontà di creare maggior contatto tra gli artisti dell'Accademia sia tra chi è ancora in formazione che tra chi ha già completato il percorso, anche perché spesso lavorando in proprio non si costruiscono grandi relazioni. Questo evento ci permette di vedere chi c'è - molti infatti se ne vanno o smettono; e anche di vedere chi ha voglia di creare un centro comune di sperimentazione artistica che possa attirare in futuro più persone».
#trasparenza è il tema di questa prima edizione a cui gli artisti si possono avvicinare declinandolo secondo differenti tecniche espressive. «Oltre alle opere site-specific e alle installazioni, il festival ospiterà un dj set la sera. Abbiamo già contatto i Code War di ricente visti a Villa Croce che ci sembrano in sintonia anche visivamente con il concetto del festival, visto che per i loro dj set collaborano sempre con artisti che ne curano l'allestimento. Ci saranno anche dei laboratori: uno in collaborazione con il Museo della Carta di Mele con sulle varie fasi di produzione della carta ed esperimenti di stampa calcografica, monotipia e xilografia. Un piccolo bookshop di autoproduzioni e serigrafia a cura di Jacopo Oliveri Fatomale. Live performance di musica elettronica a cura di Fabio Cuomo + Huidobro + Lucafiorato & Emilio Pozzolini. E l'immacabile "doveroso" baretto che stiamo ancora organizzando».
E siccome vuole essere una manifestazione il più possibile indipendente, un paio di settimane fa è partito un crowdfunding per la raccolta fondi. Quanto vorreste raccogliere? «Non abbiamo pensato a mettere un limite». All'incirca il budget vorrebbe essere di? «Sui 1.500/2.000 euro». Altri sponsor o sostenitori? «Una parte pensiamo di recuperarla con il servizio bar e una parte verrà finanziata dall'Accademia.
Qualcuno ha già risposto alla Open Call? «Lanciata anche quella solo due settimane fa e ha già quasi mille invitati ma la scadenza è fissata al 1 settembre, quindi c'è tempo». L'Open Call apre alla partecipazione artisti under 35 non necessariamente iscritti all’Accademia per la realizzazione di una micro-mostra di poster a partecipazione libera, come recita la Call stessa: «Gli artisti sono invitati a produrre gli elaborati con qualsiasi linguaggio espressivo e tecnica [fotografia, grafica digitale, illustrazione, pittura ecc] purché successivamente digitalizzati ed ottimizzati per la stampa e che rispettino le proporzioni del formato A3 (orientamento verticale). Le tavole ricevute verranno esaminate da una commissione che effettuerà una selezione in merito all’attinenza alla tematica e all’impronta curatoriale dell’evento».
In settembre, sempre nell'ottica di creare aggregazione e opportunità di scambio e confronto, Giuseppone (tra gli artisti autori dei graffiti sui piloni della sopraelevata) sta lavorando «all'organizzazione di un ciclo di conferenze della nascente DOT, Disciplines of Transition, associazione culturale - chiarisce Giuseppone - intesa come aggregatore di tutto ciò che ruota intorno ai new media e ai paradigmi che stanno intorno ai social».
Tutti gli artisti in mostra: Vanessa Arrighi + Alessandro Bartolena + Mauro Casalino + Enrico Casini + Elise De Gauche + Bianca De Salve + Luca Del Torto + Zlatolin Donchev + Sophie Marisol Fanzio + Silvia Giuseppone + Carlos Lalvay Estrada + Elisa Lauricella + Francesca Migone + Anto Milotta + Marco Morchio + Sohrab Najafi + Ginevra Nervi + Jacopo Oliveri Fatomale + Luca Orecchia + Sara Pastorino + Paola Pietronave + Pietro Pizzorni + Elisabetta Privitera + Giulia Sacchi + Niccolò Sgorbini + Arianna Spanò + Adele Zunino.
Parallelamente alla mostra principale, è presentata una mostra di Poster Digitali presso la galleria Arte in Porto (Marina Genova) frutto di una open call rivolta ad artisti under 35.
Di Laura Santini