Estate 2017 a Genova: musei aperti, mostre e visite guidate

Andrea Sessarego

Contenuto in collaborazione con il Comune di Genova.

Genova, 30/06/2017.

Vacanze d'estate 2017 a Genova? In città sono molte le mostre allestite nei musei civici di Genova da luglio a settembre, accompagnate da eventi e visite guidate. Ecco alcune idee per chi rimane a casa o viene a visitare la Superba, tra natura, arte e cultura. Dal verde dei Parchi di Nervi al panorama del Castello D'Albertis, fino allo splendore dei Musei di Strada Nuova e agli strani incontri al Museo di Storia Naturale.

Partiamo dai Musei di Nervi. Fino al 3 settembre, alle Raccolte Frugone, si può visitare la mostra Mutazioni. Fotografie Maurizio Fantoni Minella (in collaborazione con l'Associazione Freezone). Esposte 31 fotografie a colori in grande formato: manifesti strappati, locandine consumate dal tempo, muri rivestiti di volti e corpi vicini e sovrapposti, vecchi poster pubblicitari, slogan scoloriti. Un mondo di immagini e parole che testimonia il passare del tempo, la storia che corre, le stagioni che si succedono senza fine. Questo è ciò che l’autore ha riassunto con una sola parola: Mutazioni.

Alla Galleria d'Arte Moderna, invece, si può vedere Roberto Fanari. Il paesaggio dentro. Una mostra, quella visitabile fino al 4 settembre, che si caratterizza per la ricerca su differenti medium: dalla pittura, alla scultura in bronzo, fino alla ceramica, a partire dall’estrazione di un’immagine iconica specificamente selezionata, rielaborata e riproposta in varianti che la decontestualizzano e al tempo stesso ne potenziano il messaggio. La raffigurazione degli elementi botanici e della loro perfezione naturalistica è affondata in una monocromia che ne affida la ricostruzione dell’immagine a un gioco ottico che chiama in causa il visitatore.

Fino al 5 novembre, alla Wolfsoniana - Musei di Nervi, c'è L'universo artistico di Oscar Saccorotti.Dipinti,incisioni,arti decorative. Dalla ceramica all'interior design, dai mosaici ai tessuti: un ritratto d’artista che, nel trentennale della sua scomparsa, intende documentare una ricerca articolata attraverso una poliedrica gamma espressiva che costituisce il suo complesso universo artistico, come testimoniato dagli apparati decorativi e dagli arredi del Pettirosso. La sua abitazione a Megli, infatti, non rappresentò solo la felice e compiuta applicazione del suo progetto di arte totale, ma anche l’emanazione diretta della sua versatile vena creativa, come puntualmente evidenziato da Federico Zeri in una sua approfondita nota critica sull’attività dell’artista.

Al Castello D'Albertis - Museo delle Culture del Mondo, l'estate 2017 è accompagnata da due mostre. Fino al primo ottobre, si può visitare Marinaio Gentiluomo: Enrico D'Albertis un moderno viaggiatore d'altri tempi. La vita quotidiana del viaggiatore '800 resa attraverso gli scatti di E.A. d’Albertis, uno dei cento soci fondatori del Regio Yacht Club, che ha coltivato tutta vita la passione per il mare e vi ha costruito intorno un castello, già di per sé monumento al mare ed al suo rapporto con Genova.

Fino al 12 novembre, c'è anche la mostra Per piccina che tu sia. Memorie e inquietudini dell'abitare. Oltre 1000 casette souvenir da tutto il mondo che popolano logge, sale da pranzo e scaloni di Castello D’Albertis, dimora del viaggiatore glob-trotter genovese. Raccolte da Fabrizio Ago nei suoi viaggi o a lui giunte in dono, queste miniature di edifici storici e di architetture locali si sono trasformate in giocattoli con cui trascorrere ore liete con i figli. Per poi assurgere a collezione di arte turistica e occasione di riflessione sull’immaginario universale dell’abitare.

Tra il verde e la cascata di Villetta Dinegro ci si immerge in atmosfere orientali. Per tutta l'estate, e fino al primo ottobre, si può visitare la mostra Ponte di luce: vetri di Oki Izumi al Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone. Personale della scultrice giapponese Ōki Izumi, il cui lavoro rappresenta il profondo, duraturo e sempre attuale legame artistico e culturale tra Italia e Giappone. L’artista presenta opere in vetro industriale, appositamente realizzate per aprire un dialogo ideale con le opere antiche esposte nel Museo e rappresentare, al contempo, la continuità visiva tra passato e presente. Da diversi anni Ōki Izumi lavora esclusivamente vetro industriale, materiale che esprime l’orientamento dell’artista verso l’astrazione.

Sempre al Museo Chiossone è allestita, fino al 30 marzo 2018, l'esposizione Cibo per gli antenati. Fiori per gli dei. Trasformazioni dei bronzi arcaistici in Cina e Giappone. Il Museo custodisce le collezioni d’arte giapponese e cinese che Edoardo Chiossone raccolse durante il suo soggiorno in Giappone di oltre 23 anni, dal 1875 fino alla morte nell’aprile del 1898. La collezione di manufatti in bronzo e metallo è particolarmente importante: i pezzi arcaistici cinesi databili dalla dinastia Song Meridionale (1127-1279) fino alla fine del secolo XIX, importati in Giappone a cominciare dal periodo Muromachi (1393-1572), documentano sia il plurisecolare interesse cinese per le antichità, sia il gusto giapponese coltivato dall’aristocrazia militare e dai maestri del tè.

E ancora mostre e panorami marini nel verde del Parco di Villa Croce. Dal 30 giugno al 24 settembre, c'è la mostra Visible Light/Luce Visibile di Jennifer Guidi. Al Museo di Arte Contemporanea si può vedere un nuovo nucleo di lavori che indagano luce, colore ed energia. Le opere in mostra si sviluppano a partire dalle precedenti ricerche artistiche di Jennifer Guidi sulla materia e sulla superficie pittorica, attraverso una propria pratica d’incisione, per riflettere sul concetto di colore e sugli effetti duraturi che generano sul corpo e sulla mente.

A Villa Pallavicini, uno tra i maggiori giardini storici a livello europeo, un'occasione per conoscere la civiltà degli assiri. Fino al 9 luglio (prorogata fino al primo ottobre 2017), nel Museo di Archeologia Ligure, è allestita Salvi in Museo! In Iraq, le ultime drammatiche distruzioni dei palazzi a Nimrud e Khorsabad, divenute famose sul web, attentano all’identità storica e culturale di interi popoli. Le spoliazioni ottocentesche avvenute nelle residenze reali assire hanno disperso nei musei d’Europa importanti reperti di questa civiltà, fra cui in gran numero i bassorilievi che ornavano i palazzi. Decine di questi bassorilievi e lastre iscritte sono conservati oggi nei musei di città italiane come Roma, Firenze, Torino, Venezia. Per vicende che ora ci appaiono fortunate, alcune lastre con rilievi provenienti proprio dai palazzi assiri, sono entrate a far parte anche delle raccolte civiche genovesi e sono conservate al Museo di Archeologia Ligure.

Spostandoci dal verde alla frescura dei vicoli del centro storico, si può ancora visitare la mostra Cinepassioni.Storie di immagini e collezionismo, allestita alla Loggia della Mercanzia fino al 30 luglio. Cinema: passione e collezionismo di una magia lunga più di un secolo in una mostra che valorizza e fa conoscere un patrimonio come quello tre di importanti realtà genovesi: la Cineteca D.W. Griffith, la Collezione intitolata a Stefano Pittaluga e la Collezione Cine Ciak, rispettivamente centrate sul patrimonio filmico, sulla tecnologia cinematografica e sull’oggettistica. Dal cinema prima del cinema ai più recenti sviluppi nel modo di vedere un film, una storia di cultura e di costume in tre raccolte, in larga parte mai mostrate al pubblico fino ad oggi.

In Via del Campo 29:rosso, fino al 10 settembre, c'è la mostra fotografica People. I nuovi volti di Genova. Sedici immagini per una Genova dai mille volti colti dall'obiettivo di Furio Belloro, fotografo del 36° Fotogramma. La Superba quotidianamente vissuta attraverso sguardi, espressioni, sorrisi, fatica, relax, incertezza, una città in divenire come i suoi abitanti in cerca di futuro o di uno spazio esistenziale che consenta a tutti una convivenza all'insegna della tolleranza e della comprensione, nello spirito anche di Fabrizio De André.

E poi una tappa ai Musei di Strada Nuova. Si parte da Palazzo Rosso dove, fino al 30 luglio, è allestita Immagini per l'eternità. Il Cimitero di Staglieno nell'obiettivo dei fotografi dell'Ottocento. Autentica metropoli di chi è passato a miglior vita, il cimitero di Staglieno diventa da subito emblema dell’elegante opulenza aristocratica e borghese e appare ancora oggi come un museo a cielo aperto, dove sono rappresentate le principali correnti scultoree di fine XIX e inizio XX secolo. La fotografia ha contribuito in maniera determinante alla diffusione di queste icone in un periodo in cui l’arte fotografica raggiunge la piena maturità.

A Palazzo Bianco, invece, fino all'8 ottobre, è visitabile Il Settecento nelle collezioni tessili dei Musei di Strada Nuova - Abiti e stoffe per nobili dimore. Un itinerario attraverso i tessuti e la moda del XVIII secolo. E che, grazie all’opera dei volontari del Servizio Civile per la prima volta offre contenuti accessibili dal proprio smartphone, come le informazioni dettagliate e i particolari più curiosi sui pezzi esposti. Dal 22 di giugno, la mostra si arricchisce di due tessuti ricamati, provenienti dalla chiesa di Nostra Signora della Misericordia e di San Lorenzo in Borzoli (Santuario Virgo Potens) e depositati presso il Museo Diocesano.

Durante l'estate, a Genova, si possono fare strani incontri per intraprendere emozionante viaggio nel passato. Al Museo di Storia Naturale Giacomo Doria, fino al 3 settembre, si possono visitare ben due mostre. Continua Dinosauri, che consente di ammirare le straordinarie creature che abitarono il cielo, la terra e i mari del nostro pianeta prima di noi. Le riproduzioni a grandezza naturale dei dinosauri accolgono i visitatori e li accompagnano in un viaggio nell’intrico di una foresta primordiale sulla Terra di milioni di anni. In mostra anche Wildlife Photographer of the Year. Con 100 immagini divise in dieci categorie, l’esposizione presenta i migliori risultati del più importante concorso fotografico mondiale di fotografia naturalistica, organizzato con migliaia di partecipanti e di scatti fotografici dal Natural History Museum di Londra.

Al fianco delle mostre, sono in programma diverse itinerari. Fino a settembre, ai Musei di Strada Nuova di Genova, l'offerta culturale si amplia con visite guidate in italiano, inglese, francese e visite serali a tema per scoprire la bellezza dei musei. Si possono scoprire opere di Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, situati in via Garibaldi, riconosciuta Patrimonio Unesco. Capolavori che si racconteranno a genovesi e turisti nel nuovo itinerario guidato I capolavori ti parlano - Masterpieces speaking - Les oeuvres d’art racontent. Le visite guidate sono tutti i sabati alle ore 16, con inizio al Bookshop di Strada Nuova, e durano un'ora e mezza. Il visitatore può, finita la visita, salire al Miradore di Palazzo Rosso, il terrazzo panoramico, per abbracciare a 360 gradi la veduta dei tetti del Centro Storico e della Città.

E poi, le visite serali guidate a tema nelle sere d’estate a Strada Nuova, si animano con itinerari che esplorano i lati nascosti dell’arte, la vita quotidiana a Palazzo, i giardini e le dimore, tra le quali spiccano le stanze abitate dalla Duchessa di Galliera. Il primo e quarto venerdì fino a ottobre,alle ore 19, iniziano i tour alla scoperta dei magnifici Palazzi e dei giardini.
Le visite in programma: venerdì 7 luglio Donne, Sante, Eroine e Popolane; venerdì 28 luglio A spasso nella storia; venerdì 4 agosto Trucco e parrucca, moda e gioielli di lusso; venerdì 25 agosto Gossip a palazzo; venerdì 1 settembre Giardini, fontane, taverne e latrine; venerdì 22 settembre Il lato nascosto dell'arte; venerdì 6 ottobre Stanze della Duchessa. Eventi in collaborazione con Agtl (Associazione Guide Turistiche Liguria), Cooperativa Solidarietà e Lavoro, Explora, Genova in Mostra, Ascom.

Venerdì 7 luglio, è in programma, a Palazzo Bianco, l'ultimo appuntamento con la rassegna Un Sorso d’Arte, che offre gratuitamente la presentazione di uno dei capolavori, ogni volta uno diverso, di Palazzo Bianco seguita da una degustazione di vini all’interno del rinnovato giardino del museo. Argomento del giorno: Antonio Canova - Maddalena penitente.Spudoratamente bella.

Proseguono, fino al 15 settembre, I Giovedì Sera al Castello D'Albertis. Apertura del museo dalle ore 13 alle ore 22, con biglietto ridotto; apertura della caffetteria e del parco dalle ore 10 alle 22; aperitivo in caffetteria dalle ore 18 alle 22, su prenotazione; visita ai passaggi segreti del castello alle ore 20 e 21, su prenotazione (info su costi e prenotazioni sul sito dei musei di Genova). Infine, sono in programma i diversi eventi del Parco storico di Villa Durazzo Pallavicini a Genova Pegli, con concerti, spettacoli e visite guidate. Info su costi e prenotazioni sul sito dei musei di Genova, su quello di Villa Durazzo Pallavicini o chiamando lo 010 8531544.

Tutte le info su mostre, orari, eventi e visite guidate sul sito dei Musei di Genova.

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