Elezioni comunali Genova 2017: Sai Chi Voti, campagna per la trasparenza

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Genova, 17/05/2017.

Parola d'ordine trasparenza per Riparte il Futuro, che lancia la seconda edizione di Sai Chi Voti. Una campagna per avere sindaci trasparenti: pubblicazione del loro curriculum vitae, di eventuali conflitti d’interessi e del proprio status giudiziario, oltre l'impegno a indire, una volta eletti, audizioni pubbliche per la scelta dei vertici delle società partecipate. Si avvicinano le elezioni comunali 2017 a Genova. Si vota domenica 11 giugno, giornata in cui gli elettori sono chiamati a esprimersi per scegliere il nuovo sindaco di Genova tra i nove candidati scesi in campo. L'eventuale turno di ballottaggio, qualora nessuno dei candidati abbia ottenuto la maggioranza assoluta, ossia il 50% più uno dei volti validamente espressi, è domenica 25 giugno, tra i due più votati.

Ma i cittadini genovesi conoscono i candidati sindaco? Sanno cosa hanno studiato, se hanno commesso reati o hanno conflitti d'interesse? Per garantire trasparenza e integrità dei candidati delle principali città italiane è nata la campagna nazionale Sai Chi Voti 2017, promossa da Riparte il futuro con numerosi partner. Dopo la prima esperienza durante le elezioni amministrative del 2016, con 106 candidati sindaco su 236 che hanno aderito (tra cui Giuseppe Sala, Virginia Raggi, Chiara Appendino, Virginio Merola e Giovanni De Magistris), ecco il replay per quelle del 2017. Il sito di Sai Chi Voti è visitabile in ogni momento.

Aderendo all'iniziativa, i candidati sindaco alle elezioni del Comune di Genova e di città come Palermo, Verona e Parma, sono invitati a pubblicare il loro curriculum vitae, lo status giudiziario e i potenziali conflitti d'interesse. Inoltre, è richiesto l'impegno a indire, una volta eletti, audizioni pubbliche per la scelta dei vertici di enti, fondazioni e società partecipate e di rendere noti - fin da subito - i dati sui finanziamenti elettorali ricevuti. E poi c'è l'invito ad adottare un'agenda pubblica, indicando gli incontri con i portatori di interesse.

«Il nostro obiettivo è fornire ai cittadini uno strumento che consenta di fare una scelta consapevole dei candidati sindaco che si presentano alle elezioni, partendo proprio da Genova - dice Federico Anghelé di Riparte il futuro - Lo facciamo attraverso una piattaforma digitale, dove i cittadini firmano una petizione. Trasperenza e integrità diventano sempre più fondamentali in un paese che si sta sempre di più disinnamorando della politica». Tra le novità rispetto al 2016 di Sai Chi Voti, la questione dei finanziamenti elettorali: «Si tratta di un tema sensibile in tutto il mondo - continua - Anche l'agenda pubblica è una battaglia che Riparte il futuro sta conducendo con caparbietà. Il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e la Ministra alla Pubblica Amministrazione Marianna Madia la stanno adottando».

Con Sai Chi Voti si vuole creare un circolo vizioso: i candidati sindaco forniscono i loro dati, che poi stampa e cittadini possono visionare e verificare. I candidati possono riempire tutte le voci o, ad esempio, fornire il solo curriculum vitae. La piattaforma dedicherà anche una parte ai programmi, con un report che uscirà alcuni mesi dopo le elezioni. Saranno rispettati oppure no? Una piattaforma in stile americano, versione cani da guardia. «Chiediamo questi sei impegni ai candidati, perché senza trasparenza non c'è merito - spiega Andrea Franzoso, responsabile della campagna e whistleblower che ha scoperchiato lo scandalo delle spese pazze in Ferrovie Nord Milano - Servirà anche la partecipazione dei cittadini, che sono invitati a fare segnalazioni e a vigilare sui contenuti».

A Genova, tutti i candidati sindaco alle elezioni comunali del 2017, si sono detti favorevi alla campagna e pronti ad aderire. E, a poco più di 10 giorni dal voto, Marika Cassimatis, Marco Bucci, Giovanni Crivello e Luca Pirondini hanno aderito alla campagna Sai Chi Voti 2017. Poi spazio alle riflessioni. Il candidato per il centrodestra Marco Bucci, chiede chiarimenti sulla questione delle audizioni pubbliche, per le cariche di vertice nelle partecipate. «Si pone un problema tecnico: se una persona lavora in un'azienda privata, nel momento in cui il suo nome diventa pubblico, è messa a rischio la sua carriera. Non verrà mai nessuno a lavorare, in questo caso nella mia squadra, se vengono pubblicati i nomi di queste persone, che rischiano il posto di lavoro per un servizio pubblico. Per i politici, questo problema non si pone». Una proposta arriva da Trasparency International Italia: «Seguendo gli anglosassoni, il sindaco o la giunta possono coinvolgere organizzazioni esterne con vincolo di riservatezza ad assistere alle audizioni, in rappresentanza della cittadinanza».

Il candidato sindaco con la lista civica Chiamami Genova Paolo Putti sottolinea l'importanza della tutela della persona, ponendo l'attenzione sullo status giudiziario. Sulla piattaforma, fanno sapere i creatori di Sai Chi Voti, c'è la possibilità di inserire delle note e soprattutto di spiegare la propria posizione riguardo eventuali reati, prevenendo così il pericolo macchina del fango. Anche Arcangelo Merella, lista civica Ge9si, appoggia la campagna, chiedendo, però, trasparenza a tutti e non solo per i politici. La campagna Sai Chi Voti è promossa da Riparte il futuro con i partner: Trasparency International Italia, Movimento Consumatori, ActionAid, Movimento Europeo, Pubblici Cittadini, Openpolis, Associazione Donne Giuriste Italiane, Carte in regola, Cittadini Reattivi, Diritto di sapere, CittadinanzAttiva.

Di Andrea Sessarego

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