Genova, 12/04/2017.
La galleria La bottega di Marco Locci di vico Falamonica 19 presenta la mostra Incanti e altri Patanchi incentrata sulle opere e sugli incantesimi di Franco de Courten , l'arte povera di Pietro Lista e iracconti dal paese dei Patanchi di Marco Locci.
Ecco qui qualche curiosità sugli artisti in mostra.
Franco de Courten nasce da una nobile famiglia di origini svizzere. La sua carriera di diplomatico lo porta in giro per il mondo, in diverse nazioni europee e in molti paesi del Mediterraneo , in Africa e nel Medioriente. I suoi viaggi hanno ispirato la sua produzione artistica, a cui si dedica completamente dalla metà degli anni Novanta . Le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo , tra cui il Louvre di Parigi
Le opere in mostra appartengono alla serie Incantesimi e fanno parte di un autentico libro d’arte composto da quarantanove tavole riprodotte in lito_serigrafia, dipinte ed elaborate da Franco de Courten in persona e da Paolo Sabbatini Rancidoro. Le tavole parlano di magia, mistero e forme simboliche, frutto di antiche conoscenze. Ogni pagina racconta e rappresenta una formula magica, un vero e proprio incantesimo. In galleria sono ovviamente in sono in sia i quadri, sia le litografie della serie Incantesimi.
Pietro Lista nasce nel 1941 a Castiglione del Lago (Perugia). Inizia ad esporre in Italia e' all'estero nel 1960, realizza numerosi happening e film d' artista e nel 1973 partecipa alla VIII Biennale di Parigi e nel 1975 alla X Quadriennale di Roma .
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in America, Francia, Finlandia e Germania.
Le opere di Marco Locci, a cui è dedicato lo spazio in vico Falamonica, che sono presenti in mostra appartengono a una fase della sua prolifica attività dedicata alle avventure di personaggi fantastici, frutto della sua fantasia: i Patanchi, uomini fantastici che non fanno ombra perchè vivono sull' orizzonte degli eventi, sul limite dei buchi neri.
Nascono così i racconti dal paese dei Patanchi, quadri nei quali gli appartenenti a questo popolo appaiono sulla tela come minuscoli tratti neri erappresentano la parte più fantasiosa e creativa della mente dell’artista .
Questi personaggi misteriosi vengono rappresentati mentre compiono straordinari viaggi in Antartide, giocano con le balene, costruiscono macchine volanti con canne di bambù e piume di ghiandaia, colorano le nuvole di rosso e arancio per anticipare il tramonto, cercano di cambiare il clima e di rendere il mondo più bello.
Locci li dipinge, ma decide anche di scriverne un libro intitolato Racconti dal paese dei Patanchi, una storia di fantascienza ispirata agli amatissimi romanzi di avventure di Melville , Conrad , Lovecraft , Stevenson , senza pero dimenticare mai Borges e i suoi labirinti, che tanto hanno ispirato Locci durante tutta la sua carriera.
In questo romanzo Locci immagina di avere ritrovato in soffitta una pergamena misteriosa che dovrebbe condurre i protagonisti al paese dei Patanchi, ma la pergamena è ricoperta da alcune scritte in una grafia elegante, di ispirazione orientale, assolutamente indecifrabile. Il viaggio quindi sarà lungo e difficile e porterà a una sconcertante verità.
Per aumentare il senso di mistero il libro contiene illustrazioni di paesaggi onirici e fiabeschi, sempre disegnati dalla sapiente mano di Marco Locci.
Di C.S