Settimana del Teatro, edizione extralarge: 8 giorni di eventi

Genova, 23/03/2017.

L'occasione è doppia: il cartellone della Settimana del teatro, alla sua terza edizione articolata su otto giorni - 26 marzo - 2 aprile 2017 - da cui il titolo Eight days a week. E l'apertura ufficiale a tutto il pubblico dei bellissimi spazi del Museo Biblioteca dell'Attore, in via del Seminario 10. A maggio un open day consentirà alla città di comprendere la ricchezza di questo archivio nella sua articolazione: dai fondi ottocenteschi di Adelaide Ristori, Tommaso Salvini e Ernesto Rossi ai 7000 programmi di sala, dai 60 fondi archivistici ai 4000 tra bozzetti, figurini, caricature, disegni originali, manifesti, locandine.

Se lo scorso anno la convergenza guidata dal Comune attraverso Genovateatro puntava sulle celebrazioni intorno alla figura di Gilberto Govi, quest'anno il tavolo che riunisce i teatri cittadini volge lo sguardo a Emanuele Luzzati e alla sua eredità, a dieci anni dalla sua morte. Il cartellone della Settimana a teatro non include tutta l'offerta dei teari cittadini, ma raccoglie tutte le iniziative a ingresso gratuito o a prezzi promozionali.

Tra gli appuntamenti che ruotano intorno a Lele, come affettuosamente si faceva chiamare da molti lo scenografo: al Carlo Felice Elisir d’amore (26-28 marzo), con lo storico allestimento di Luzzati, al Chiostro di San Matteo (27 marzo - 1 aprile) la mostra, organizzata da Lunaria Teatro, Luzzati-Trionfo, amici di vita e di teatro; al BLoser una serie di laboratori che porteranno ad allestire lo spettacolo Luzzati da favola cri cri e la gazza ladra. A proposito di formazione teatrale, corsi aperti il 28 e 29 marzo all'Altrove Teatro della Maddalena sia per adulti (ore 20) che per adolescenti (ore 17); aperto anche il Corso di teatro in genovese (già gratuito per tutti grazie al sostegno del Comune) del Teatro Verdi (30 marzo, ore 18.15-20.15) e prove aperte al Teatro di Sori per il progetto del Teatro Pubblico Ligure (Tpl) Iros, autobiografia di una città con gli Agitatori Culturali Irrequieti.

Tra gli altri titoli di questo speciale ampio cartellone anche proposte internazionali, dalla Repubblica Ceca, Karromato con uno spettacolo per famiglie La festa dell'imperatore al Teatro Sociale di Camogli (26 marzo, ore 16) e Slava's snowshow di Slava Polunin alla Corte (29 marzo - 2 aprile).

Qualche uscita dai palcoscenici ufficiali per esempio a Villa Brignole Sale (via Zara) il Danse Ensemble Opera Studio di Giovanni Di Cicco (compagnia residente al Carlo Felice) presenta Scarlatti in Danza, al pianoforte Sirio Restani (27 marzo, ore 18). Al Muma Museo del Mare il Teatro Cargo porta Compleanno Afghano (27-28 marzo). Originale serata al Politeama Genovese, con la più recente coreografia di Kataklò Athletic Dance Theatre, Eureka a firma di Giulia Staccioli che, come al solito mescola danza, acrobatica, ginnastica e teatro ma questa volta apre il palcoscenico e propone a 5 spettatori di vivere la scena dal palcoscenico stesso (28-29 marzo).

Sono venti le realtà che aderiscono all'iniziativa: Teatro Carlo Felice, Gog – Giovine Orchestra Genovese, Teatro Stabile, Politeama Genovese, Teatro della Tosse, Teatro dell'archivolto, Teatro Cargo, Lunaria Teatro, Teatro Il Sipario Strappato, Teatro Garage, Teatro Verdi, TKC Teatro della Gioventù, Teatro dell'Ortica, Tpl Teatro di Sori, Altrove Tearo della Maddalena, Teatro Govi, Teatro Akropolis, Teatro BLoser, Teatro di Cicagna, Teatro Sociale di Camogli.

«Genovateatro è una realtà», afferma l'assessora alla cultura e turismo Carla Sibilla, presentando l'iniziativa e alcuni dei risultati dell'indagine annuale sull'andamento del settore culturale e, in particolare, i numeri dei teatri dal 2009 al 2015. «La settimana fa capo a ognuno dei teatri, ma è Genovateatro che coordina tutto. Un tavolo di incontro e confronto, agevolato da Mentelocale che ha realizzato la piattaforma online dando visibilità ai cartelloni e favorendo l'acquisto dei biglietti e da Firma che cura la parte grafica».

Un'esperienza nata nel 2011, prosegue Daniele D'Agostino (alla Gestione del Sistema Teatri del Comune di Genova) «un progetto che rappresenta un unicum in Italia. E che ha visto recentemente nuovi ingressi tra il cui il BLoser, il Teatro Sociale di Camogli e il Teatro di Cicagna. Forte perché raccoglie realtà dalla formazione giuridica profondamente diversa e con programmazioni ben distinte. È un coordinamento utile che mette le varie realtà in diretta relazione, rende tutti più forti attraverso il sostegno reciproco ma anche rilancia con varie iniziative mirate alla promozione e la visibilità integrata dei cartelloni. Da qui è nata la Settimana del teatro con eventi e promozione sui biglietti. Da qui la bacheca su grande schermo di via xx Settembre e, ci auguriamo presto, anche la GenovaTeatro card per vedere spettacoli di diversi teatri».

Tocca a D'Agostino presentare dati statistici e trend, mettendo in evidenza criticità e buoni segnali così come emergono da un puntuale lavoro di analisi a cadenza annuale. «I dati sono solo quelli relativi ai teatri di prosa quindi non sono inclusi quelli del Carlo Felice né della Gog (seppure entrambe siano parte di Genovateatro). Il numero di biglietti venduti è aumentato del 30%, con una crescita costante sulle vendite online. I teatri si dimostrano poi imprese creative che muovono il Pil della città e del paese, con 614 occupati a vario titolo (tempo determinato e indeterminato, a progetto, incarichi professionali, ecc.)».

L'andamento totale sugli spettacoli è in crescita dal 2009: «L'offerta continua ad aumentare, nell'ultimo anno in particolare, in parte in seguito alle direttive della riforma FUS. Sul 2015, gli spettacoli sono stati per il 70% ospitalità e 18% di produzioni proprie, con un dato interessate, un 4% di coproduzioni, un segnale positivo e in crescita. La parte più difficile è quella legata alle risorse, le entrate sono in calo fino al 2013, con oscillazioni e riprese dovute anche a vicende specifiche. Com'è noto i finanziamenti pubblici sono scesi dal 45% al 38%, per una contrazione dei contributi ministeriali diretti e quelli agli enti locali, ma anche per la scomparsa della Provincia e l'azzeramento dei contributi dalla Fondazione Carige. In questo panorama, però, sono aumentati gli incassi dal 39% al 48% in generale e il Comune ha tenuto».

Sulla spalla offerta alla comunità teatrale da parte del Comune c'è grande consenso tra gli operatori e i numeri confermano un chiaro sforzo: «Nel 2016 - prosegue l'assessora Carla Sibilla - il Comune ha fatto ancora di più tenendo duro sul capitolo in bilancio e facendo bandi europei. In generale, l'aumento sulla spesa in cultura è passato da un 3.2/3.4 % a quasi 4% nel 2016. È cambiato il lavoro interno il che ci ha portato a capire meglio le esigenze dei teatri e dare così supporto a tutto il settore. Penso si possa ancora fare molto, attraendo tutti i turisti che arrivano in città. In quest'ottica lanceremo a breve la card città su cui sarà possibile caricare qualsiasi accesso, per cui anche ai vostri spettacoli».

Buone notizie dalla neonata stagione del Teatro Sociale di Camogli guidato da Maria De Barbieri, che commenta così i quasi 10mila spettatori da novembre 2016 ad oggi: «Siamo sorpresi e piacevolemente stupiti dalla risposta del pubblico. Credo che il successo stia nella varietà delle proposte, in una specie di Genovateatro in piccolo. Tanti ci hanno reso forti portando il loro spettacoli a condizioni agevolate sul palcoscenico di Camogli, una unità nella risposta dei teatri genovesi che ci ha permesso una grande ricchezza. Il pubblico ha risposto a tutto: prosa, danza, musica, lirica. Il teatro di Camogli è una novità ma è anche una realtà antica, dunque realizza la storia, dopo essere rimasto chiuso per quarant'anni. Speriamo di proseguire in questa direzione e sulla base di queste virtuose pratiche».

Teatro genovese e storia del teatro anche nell'intervento di Daniela Ardini che con Lunaria Teatro conserva l'eredità di Aldo Trionfo. «La mostra al chiostro di San Matteo è un'occasione per dettagliare i rapporti tra Luzzati e Aldo Trionfo. Noi manteniamo la memoria edi recente abbiamo acquisito anche altri materiali tra cui l'archivio di Miriam Selva. Una chicca: i plastici della gloriosa epoca della borsa di Arlecchino. Faremo solo una mostra indicativa di quanto è disponibile nel nostro archivio, per esempio con i materiali che testimoniano la collaborazione giovanile tra Luzzati Fernsen e Trionfo esiliati in Svizzera».

Uno sprone a proseguire sul fronte delle iniziative comuni e di promozione dal direttore artistico del Politeama, Danilo Staiti: «La fotografia di questi otto giorni è la foto di quello che succede tutto l'anno nella nostra città. In futuro forse dovremmo provare a renderla più potente, perché mostra la grande forza della stagione teatrale complessiva di questa città. L'auspicio è, magari banale, ma non lo è pensando a quando abbiamo cominciato. Forse il nocciolo del lavoro è provare a capire come comunicare su tutto l'anno sia attraverso il web ma anche in situazioni fisiche della città, luoghi che potrebbero in questo modo anche uscire dal degradato. Proverei a darci un obiettivo».

Amedeo Romeo (Teatro della Tosse) e Mirco Bonomi (Teatro dell'Ortica) ricordano che oltre agli appuntamenti inclusi nel cartellone della Settimana a teatro, tutti i palcoscenici cittadini offrono molto di più e, in particolare il 28 e 29 marzo, proprio Tosse e Ortica presentano sul palcoscenico di Sant'Agostino la nuova produzione del gruppo Stranità TempraneaMente presenti (è già qualcosa). Uno spettacolo nato da un laboratorio di teatro sociale ideato e condotto dal 1997 dall’attrice e regista Anna Solaro, e svolto in collaborazione con la Salute Mentale della ASL3 genovese in un percorso di teatro integrato. Alla Tosse anche un altro titolo fuori del cartellone Eight days a week, ma di assoluto interesse A house in Asia vincitore del Leone D’argento alla Biennale Venezia (2015) un'ospitalità internazionale che porta a Genova il gruppo Agrupación Señor Serrano da Barcellona con un eclettico incontro tra teatro e cinema, videogioco e artigianato, satira ed estetica - dal 31 marzo al 1 aprile.

Di Laura Santini

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