Cet di Mogol: borse di studio per giovani artisti

Federica Burlando

Genova, 27/02/2017.

Che rumore fa la tristezza quando precipita verso il limite invalicabile del cuore? E la sensazione che si prova a lavorare, camminare, sorridere, abbassare gli occhi davanti a un'altra persona ammettendo che cuore e mente sono rimasti là, con quell'amore che - in una città diventata troppo vasta - si spera ancora di incontrare?

Giulio Rapetti Mogol ha raccontato tutto questo: le emozioni sono diventate poesia, la poesia patrimonio di ciascuno. Mogol, per usare le sue parole, ha sempre «pescato nel lago della vita, perché tutti proviamo gli stessi sentimenti», per consegnare alla storia della musica brani indimenticabili cantati dalla voce di Lucio Battisti, ma anche da Mina, Riccardo Cocciante e Mango, solo per citare alcuni nomi.
Ma non solo: dal 1992 è anche anima del Cet, il Centro Europeo di Toscolano situato nel cuore dell'Umbria, volto alla preparazione e alla valorizzazione dei nuovi professionisti della musica.

Ora, grazie al progetto Sing&Song, alcuni giovani liguri potranno studiare al Cet di Mogol, portando a perfezionamento un sogno, non tenuto nel cassetto, ma spesso inseguito con tenacia, sacrificio e passione. Regione Liguria dà il via al bando per aggiudicarsi una delle 15 borse di studio rivolte a giovani liguri dai 18 ai 30 anni per il percorso di perfezionamento musicale che si svolgerà proprio al Centro Europeo di Toscolano. Tre le aree disciplinari: autore di testi, compositori e interpreti.

Individuati dopo una selezione pubblica, i giovani potranno vivere tre settimane (con un intervallo tra l’una e l’altra, da svolgersi interamente) di full immersion nella musica, grazie a corsi che spazieranno dalle tecniche del linguaggio canoro all’analisi della scrittura di un brano, dalla forma di una canzone alla metrica e all’utilizzo della rima, dalla presenza sul palco alla tecnica della voce, al rapporto tra testo e melodia, fino agli arrangiamenti moderni e all’uso della tecnologia e delle piattaforme multimediali.

Le domande che, dovranno essere inviate alla Regione Liguria da mercoledì primo a venerdì 24 marzo 2017, sono scaricabili dal sito istituzionale www.giovaniliguria.it dove si possono trovare regolamento e documenti inerenti (per ulteriori informazioni è possibile scrivere a concorso@giovaniliguria.it).

In base a curriculum e titoli culturali ed artistici del candidato, che dovrà essere in possesso del diploma/maturità di scuola media superiore o titolo equipollente (conseguito anche all'estero), sarà stilata una prima rosa di 50 canditati che potranno partecipare alla fase successiva di selezione. Mogol stesso, coadiuvato dai suoi insegnanti, sceglierà, in un'ulteriore fase di valutazione che si terrà presso l'Auditorium Montale - Teatro Carlo Felice di Genova, i 15 che incominceranno i corsi di perfezionamento al via domenica 23 aprile. Una via dei desideri che può arrivare fino nel cuore d'Italia, dove la natura ha il sapore della natura e il tempo si riprende il suo tempo.

«L'iniziativa - afferma Ilaria Cavo, assessora alla Comunicazione, Formazione, Politiche Giovanili e Culturali della Regione Liguria - è una scelta in linea con altri progetti che abbiamo avviato. Si pensi, per esempio, a Cantautori nelle scuole, con il quale si è portata l'importanza della canzone d'autore nelle sedi scolastiche. Con questo progetto si compie un passaggio in più, perché si rivolge a un target di ragazzi più grandi, a chi vuole pensare alla musica come proprio mestiere».

Un mestiere da preparare con cura: da scaldare come la voce che racconta mondi, come le dita che ricamano emozioni. Quelle emozioni che, sottolinea Mogol, sfuggono a qualsiasi cristallizzazione, a qualsiasi cliché, che possono giungere a noi compiendo anche percorsi inaspettati: da una storia d'amore, così come da due persone smarrite in una città. «Non è la ricetta di una torta - continua -. Un'emozione ti può arrivare da tutte le parti. La senti quando la provi».

Piccola infinita grandezza di sentimenti di tutti i giorni che fanno parte di quella cultura popolare così importante per Mogol. «Penso che sia fondamentale perché dal suo livello dipende quello della gente», afferma.

Al Cet di Mogol si studia per questo: per formare persone che, poi, possano essere artisti. Una Scuola, con la S maiuscola, dove al centro ci sia la qualità, al di là delle logiche della spettacolarizzazione immediata, sottolinea l'autore. «Siamo una scuola a livello internazionale - afferma - con una didattica innovativa, dove gli stessi docenti sono usciti dal Cet». Il Centro Europeo di Toscolano, nel tempo, ha visto passare nomi come «Arisa, il suo autore Giuseppe Anastasi, Pascal che, in Kazakistan è il numero uno assoluto e Amara che, al Festival di Sanremo 2017, ha scritto il miglior testo», cita.

Là, nell'Umbria dove non si sa dove finiscono i tramonti, un'occasione, dunque, per confrontarsi con docenti, altri giovani che inseguono le medesime stelle e con se stessi. Con le emozioni che si vogliono portare alla alla gente, «il grande filtro - per usare un'immagine di Mogol -. Quella che tramanda la cultura di padre in figlio e fa emergere quello che è bello e rimane bello per tutti».

Di Federica Burlando

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