Un film su De Andrè, casting e set: cinema in Liguria nel 2017

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Mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio, dalle 10 alle 19, a Villa Bombrini (via Ludovico Antonio Muratori 5, Genova Cornigliano) i nuovi casting per le comparse del film su Fabrizio De Andrè, che andrà in onda su Rai1, per la regia di Luca Facchini.

La Bibi Film Tv ricerca comparse dai 20 ai 60 anni di età, per diversi ruoli (pescatori, scaricatori di porto, ragazzi/e dell’alta borghesia, contadini, musicisti, belle di notte e abitanti dei caruggi in genere). Il film è ambientato anni '60/'70/'80 e le persone che cerchiamo dovrebbero rispecchiare il look di quegli anni.

Chi è interessato dovrà portare con sé il documento di identità e il codice fiscale.
Importante: saranno prese in considerazione solo persone residenti a Genova e provincia.

Genova, 03/02/2017.

Un 2017 ricco di cinema in Liguria. Nel mese di marzo verrà girato nel capoluogo ligure Principe libero, il biopic su Fabrizio De Andrè, con la regia di Luca Facchini, che andrà in onda su Rai1: «Tre settimane di riprese nel centro storico, a Boccadasse e nel quartiere di Albaro.

Qualche scena verrà poi girata fuori Genova, nell'entroterra ligure; poi il cast si sposterà per due settimane in Sardegna», spiega Andrea Rocco, direttore di Genova-Liguria Film Commission, che rivela altre notizie sul film: «Sono stati realizzati dei casting, che hanno portato alla scelta del bambino che interpreterà un Faber giovanissimo: si tratta di un ragazzino genovese.

Nel film De Andrè apparirà anche in età adolescenziale e poi da adulto. Il ruolo del cantautore sarà interpretato da Luca Marinelli, mentre Valentina Bellè darà il volto a Dori Ghezzi».

Ma questa non sarà l'unica produzione seguita da Genova-Liguria Film Commission in questo 2017 da poco iniziato: sempre nel mese di marzo si gira in Liguria il film Il sogno del califfo, con Carolina Crescentini, Giancarlo Giannini e Massimo Ghini. Tra luglio e settembre, poi, arriverà in Liguria una produzione indiana per girare un lungometraggio.

«L'anno scorso sono stati 24 i comuni liguri ad ospitare set cinematografici», continua Rocco, «In tutto nel 2016 abbiamo avuto 110 produzioni. Tra queste, uno spin-off della fiction Scuola antimafia, girato a Sanremo e a Savona, e il film Fortunata, diretto da Sergio Castellitto, che vede protagonisti Stefano Accorsi e Jasmine Trinca. Il film usicrà nelle sale il prossimo autunno».

Ma le produzioni che hanno scelto la Liguria come set non sono solo italiane: «Sono state 27 le produzioni internazionali, provenienti da 13 paesi. In particolare, la nostra regione viene apprezzata dai cineasti cinesi e indiani; ma la nostra costa viene anche privilegiata dai francesi. Proprio a Sanremo è stato girato il film tv Dalida, biopic dedicato alla cantante, con Sveva Alviti e Riccardo Scamarcio. È stato girato a Bordighera anche il film Le promesse de l'Aube, tratto da un romanzo di Romain Gary, che uscirà nel febbraio 2017».

Tra i set liguri preferiti dalle produzioni ci sono «la via Aurelia, il porto di Genova, ma anche l'entroterra ligure e un classico, Portofino, che però da qualcuno viene considerato già visto: c'è chi punta su altri paesini della nostra regione, altrettanto affascinanti ma meno noti al grande pubblico», spiega Andrea Rocco, che continua: «Molto richiesta è anche la sede di Genova-Liguria Film Commission: Villa Bombrini, a Cornigliano, che dal 2010 ospita molte aziende dell'audiovisivo, ma che è anche un set affascinante. Accanto alla Villa c'è anche lo studio CinePorto, che mette a disposizione un'area costumi, un locale per i casting e una sala di posa».

Tra le novità 2017, anche un bando con fondi Fesr, che sarà emanato a breve, destinato a sostenere le aziende dell’audiovisivo per incentivare sia le produzioni esterne a scegliere la Liguria sia le aziende liguri del settore. Lo ha annunciato l'assessora regionale alla Cultura e Formazione Ilaria Cavo: «L'obiettivo è quello di incentivare le produzioni che arrivano da fuori, ma anche sostenere le aziende liguri del settore. Attiveremo anche una parte dedicata alla formazione con risorse del Fondo Sociale Europeo, così da garantire, se ce ne sarà bisogno, la possibilità di corsi di formazione brevi e specifici per fare in modo che le produzioni trovino qui, sul posto, le professionalità e le maestranze necessarie».

Di Francesca Baroncelli

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